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Mercoledì 19 Giugno 2013
In quella foto c'è proprio tutto
Oggi basta solo un sussurro
di Giorgio Gandola
Oggi «L'Urlo» vuol essere un sussurro, anche per non svegliare un neonato che dorme. Oggi «L'Urlo» è una bocca aperta senza voce, ma piena di stupore nel riguardare una foto che ci racconta molto di più di ciò che rappresenta.
Oggi «L'Urlo» vuol essere un sussurro, anche per non svegliare un neonato che dorme. Oggi «L'Urlo» è una bocca aperta senza voce, ma piena di stupore nel riguardare una foto che ci racconta molto di più di ciò che rappresenta. Quella di Roberto Zilioli e della piccola Giorgia pubblicata ieri in prima pagina su L'Eco. Il papà che ha perso la moglie Laura mentre dava alla luce la bimba. Sono tornati a casa, a Cene, e Roberto sembra dire al mondo: ripartiamo. Lo fa con quel sorriso malinconico e quel pollice alzato.
La malinconìa deriva dalla memoria vivida della tragedia, da una vita di serenità e di progetti incenerita dalla morte della sua compagna. Ma è consapevole del fatto che Laura gli ha lasciato l'eredità più preziosa: tiene in braccio il futuro, la speranza, un formidabile propellente emotivo per ripartire.
Ed ecco che in quella foto - che per una involontaria magìa cromatica sembra il dettaglio di un quadro fiammingo del Cinquecento - spunta il pollice degli astronauti in missione, di Bolt prima della finale, di chiunque voglia dire: tranquilli, ce la faremo.
E' lui a rassicurare noi. Noi smarriti dalla crisi, dallo svanire delle certezze istituzionali ed economiche, da quel fumo grigio nel quale è avvolto il paese. Un papà e una bimba di un mese ci sussurrano: ce la faremo. Non possiamo deluderli.
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