«Invasiva la tangenziale sotto i Colli»
«Non ci sono alternative, si passa da lì»

Scopri L’Eco di Bergamo il tratto del tracciato contestato dal presidente del Parco dei Colli.

«Spero che questa strada, per come è concepita oggi, non la vedano nemmeno i nostri nipoti». Inizia così, senza preamboli, il giudizio di Oscar Locatelli, presidente del Parco dei Colli di Bergamo, sulla Paladina-Villa d’Almé. Si tratta di una serie di gallerie studiate per migliorare, anzi, risolvere una volta per tutte il problema del traffico diretto in Valle Brembana. Se ne parla da almeno 25 anni: l’ultimo tracciato ufficiale, quello descritto nel progetto preliminare, risale al 2008 ed è sempre stato al centro di polemiche a causa del passaggio sotto i Colli di Bergamo, nel cuore del territorio dell’ente Parco. «Io non sono un ornitologo o uno zootecnico, ma invito tutti a pensare cosa potrebbe succedere nel sottosuolo in una delle zone più belle di tutto l’hinterland se venisse realizzata quest’opera – continua il presidente –. Venticinque anni fa non si parlava di ambiente, di tecnologia, di soluzioni rispettose della natura. Sono stato amministratore e so che non è facile dire di no, non voglio essere populista, ma qui stiamo parlando di sventrare il Parco dei Colli». Se Oscar Locatelli interpreta alla perfezione il ruolo di presidente del Parco dei Colli, lo stesso si può dire di Pasquale Gandolfi, consigliere delegato alla Viabilità in Provincia. «C’è un progetto preliminare approvato dalla conferenza dei servizi. Partiamo da quello cercando di fare le opportune migliorie. Dobbiamo tenere conto delle esigenze della Valle Brembana e dei paesi a monte. Incaricheremo professionisti per verificare cosa è cambiato in questi anni. Poi incontreremo anche tutti i soggetti interessati: amministrazioni pubbliche e Parco. Però voglio essere molto franco: oggi non esistono alternative a questa strada».

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