Yara, il commento di Marita Comi
«Non vendo l’auto, non c’è nessuna asta»

L’auto di Bossetti in vendita su Facebook? Tutine per bebé con la scritta «Je suis Bossetti» messe online al prezzo di quaranta euro? Ma anche custodie per I-phone, tazze, calendari e grembiuli da cucina, con offerte minime da 13 euro fino a salire a 70 euro.

Marita Comi, la moglie di Massimo Bossetti rompe gli indugi e smentisce categoricamente ognuna di queste iniziative che viaggiano da alcune settimane sulla rete internet.

«Anzitutto l’automobile è stata dissequestrata - dice - ma non l’ho mai messa in vendita, non c’è alcuna asta. In secondo luogo non sono al corrente di vendite di merchandising con la scritta “Je suis Bossetti”. Non so nulla di queste cose, non sono partite da me».

Queste le parole di Marita Comi, affidate al parroco di Sotto il Monte Giovanni XXIII, monsignor Claudio Dolcini. Affermazioni dalla quali emerge chiaramente una profonda amarezza per il vortice di notizie che accompagnano ormai le sue giornate, divisa tra famiglia, casa e carcere. Sconcertata, preoccupata o che altro ancora? Marita non aggiunge altro, né rivela il suo stato d’animo – peraltro facilmente intuibile – chiudendosi nel silenzio.

L’asta di oggetti con la scritta «Je suis Bossetti»sbandierata sul social network - «asta privata» - condita di diffide a citare l’artefice dell’iniziativa ha già suscitato reazioni di sgomento e le parole di Marita - «Non so nulla di queste cose, non sono partite da me» - non hanno bisogno di alcuna spiegazione. Il portafoglio - ovvero le condizioni economiche - della famiglia Bossetti, negli ultimi tempi è stato al centro di un’attenzione mediatica senza pari. A partire appunto dalla quella Volvo V40 di colore grigio di Massimo Bossetti che viaggia da tempo sui social network alla ricerca di un compratore. «Ma non l’ho mai messa in vendita, non c’è alcuna asta», ribadisce la moglie Marita Comi.

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