L'auto è in panne
Ginevra rilancia

Conto alla rovescia per la ottantatreesima edizione del Salone Internazionale dell'Auto di Ginevra che sarà inaugurato giovedì 7 marzo dal presidente della Confederazione svizzera, Ueli Maurer. Durante gli 11 giorni di apertura sono attesi circa 700 mila visitatori.

Conto alla rovescia per la ottantatreesima edizione del Salone Internazionale dell'Auto di Ginevra che sarà inaugurato giovedì prossimo, 7 marzo, dal presidente della Confederazione svizzera, Ueli Maurer. Durante gli 11 giorni di apertura dell'esposizione sono attesi circa 700 mila visitatori.

Nelle due giornate antecedenti l'apertura, riservate alla stampa, oltre 10.000 rappresentanti dei media provenienti da tutto il mondo scopriranno per primi le 130 anteprime che saranno mostrate dai vari costruttori ed espositori (in tutto 260 a rappresentare oltre 700 marchi provenienti da 30 Paesi).

Tra i nuovi arrivati figurano Qoros, una marca cinese che ha scelto Ginevra per il suo debutto in Europa, e McLaren che presenta la sua gamma di auto sportive ispirate a quelle da corsa. Regine e reginette del «mondo automotive» occuperanno i 110 mila metri quadrati dei sette padiglioni del Palexpo. Sin qui i numeri «trionfali» che arrivano da Ginevra.

Ma la realtà del settore è molto meno esaltante. Il Salone svizzero deve, infatti, misurarsi ancora una volta con la crisi del settore che sembra risparmiare solo i mercati emergenti e che deve misurarsi con una cronica sovrapproduzione che, a sua volta, produce asimmetrie e contraddizioni di mercato sempre più vistose e dannose per produttori, distributori, venditori e, infine, per il pubblico.

Il crollo delle vendite in Europa - più a Sud che a Nord come un po' per tutta l'economia dell'Eurozona - è compensato solo in parte dalla forte domanda proveniente dalle nuove classi agiate di Russia, Cina, Brasile e dalla ripresa delle immatricolazioni nel Nord America.

Forse il dato più positivo, in questo contesto di estrema fragilità, resta ancora quello legato alla ricerca di nuove strade per abbattere prezzi, consumi ed emissioni. In cinque anni le tecnologie finalizzate al risparmio o i motori alternativi (ibridi o a combustibili più economici) hanno fatto passi da gigante. Tanto da rappresentare oggi oltre il 10% dei circa 900 veicoli esposti a Ginevra con meno di 100 g di CO2/km.

Ma senza piani industriali ad hoc, o senza alleanze internazionali sostenute da una visione d'insieme del settore, l'auto elettrica o a doppia alimentazione continuerà ad avere prezzi difficilmente competitivi.

Servono iniezioni di liquidità per ringiovanire il parco circolante, come avviene da anni in Scandinavia proprio sul fronte del sostegno ai propulsori più ecologici. I costruttori restano preoccupati: «Quindici mesi con un calo a doppia cifra, impatti occupazionali e chiusura di aziende: l'auto soffre la pressione fiscale su famiglie e imprese», afferma l'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. A meno che non si ripetano miracoli come quelli della Fiat 500, che continua a registrare dati record di penetrazione nel mercato Usa.

Ma torniamo al Salone svizzero. Sul fronte dei modelli, Fiat conferma il nuovo piano che punta sull'alto di gamma. A Ginevra sarà presentata, infatti, la nuova Granturismo Mc stradale della Maserati. Accanto alla supercar ecco la nuova Alfa 4C, la sportiva compatta a trazione posteriore che debutterà in autunno e segnerà nel 2014 il ritorno del Biscione negli Usa, e la Panda 4x4 bicolore oltre a due nuove versioni della 500 (GQ e Trekking).

I tedeschi puntano sulle sportive come l'Audi S3 Sportback, la Golf GTI e GTD di Volkswagen, le Bmw 328i GT e 335i GT, la Porsche 918, le Mercedes Classe E per proseguire con Opel Cascada e Ford EcoSport. Volvo presenta la V60 Plug-in Hybrid. La Francia punta invece su Peugeot 2008, Citroen Ds3 Cabrio, Renault Captur mentre la Corea schiera la Kia Pro Cee'd GT e la Hyundai i30 3 porte. Dal Giappone sono attese la Nissan 3707 Nismo, la nuovissima Infiniti Q50, l'Honda NSX Concept e per Toyota la nuova Auris e l'FT86 Open Concept.

Daniele Vaninetti

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