Il neosindaco raggiunge il 51,41%
«Partirò da sicurezza e sociale»

Per Palazzo Frizzoni nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 sono state scrutinate tutte le 109 sezioni. Franco Tentorio, candidato per il centrodestra, ha raggiunto il 51,41% (35.160 voti) diventando il nuovo primo cittadino di Bergamo. Lo segue Roberto Bruni, con il 42,32% (28.940 voti).

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Per Palazzo Frizzoni nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 sono state scrutinate tutte le 109 sezioni. Franco Tentorio, candidato per il centrodestra, ha raggiunto il 51,41% (35.160 voti) diventando il nuovo primo cittadino di Bergamo. Lo segue Roberto Bruni, con il 42,32% (28.940 voti). Staccatissimi gli altri: Giuseppe Mazzoleni dell’Unione di centro con il 2.99% e 2.047 voti, Anghileri della lista civica Ama Bergamo con 2.05% e 1.400 voti; Fernando De Francesco dei Pensionati con lo 0,75% e 510 voti. Infine c’è la Destra di Alberto Beretta: per lui 0,48% di consensi e 331 voti. (Aventi diritto: 92.233 - votanti: 69.990 (75,88%) - bianche: 576 (0.8%), - nulle: 997 (1,4%) - contestate 29 (0,0%).

Poco prima delle 20 di lunedì, ai microfoni di Bergamo Tv, Roberto Bruni aveva ammesso la sconfitta : «Chiamerò Franco Tentorio per complimentarmi con lui. Come promesso resterò in Consiglio comunale: sarò un oppositore fiero e costruttivo. Poi lascerò il testimone a chi nella prossima tornata amministrativa dovrà affrontare Tentorio. È chiaro che non potrò essere io, sia perché le minestre riscaldate non funzionano mai sia per ragioni anagrafiche. Le ragioni della sconfitta? Valuteremo, ma tutte le coalizioni di centrosinistra hanno sofferto in Lombardia».

I primi passi di Franco Tentorio sindaco (guarda l'intervista negli allegati e ascolta l'audio) si muoveranno nella direzione di maggior sicurezza ai cittadini e per una migliore mobilità urbana: «La mia ricetta della vittoria è stata la coesione con la mia squadra, e proprio con la mia squadra lavorerò per definire gli assessori. Partiremo dai cardini della mia campagna politica: sicurezza, attenzione al sociale e mobilità».

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