Elezioni 2009 / Valle Seriana
Martedì 09 Giugno 2009
Albino: i Carrara al ballottaggio
ma resta l'incognita Rizzi
Primo: il sindaco uscente Piergiacomo Rizzi - che con la sua lista civica si è portato via il 15% dei voti, praticamente un punto meno rispetto al Pdl e più della metà rispetto alla Lega da cui è stato espulso un mese fa - ha dichiarato senza mezzi termini che il suo obiettivo è «far perdere la Lega, e chi tra i miei non vuole votare a sinistra fra due settimane vada pure al mare»; secondo: a invitare i simpatizzanti leghisti ad andare al mare, tra quindici giorni, saranno con tutta probabilità anche le indicazioni dei vertici di partito, visto che ormai le pratiche locali più impellenti sono state risolte (prima fra tutte quella della presidenza della Provincia) e a questo punto l'obiettivo diventa invece far fallire il referendum elettorale che sarà abbinato ai ballottaggi.
Due incognite che finiranno per pesare, come ammette anche Davide Carrara (Lega-Popolo della libertà), che comunque confida «nell'anima degli elettori leghisti, che non è un'anima di sinistra. E poi naturalmente ci appelleremo ai nostri per una mobilitazione il più massiccia possibile». In generale, comunque, Carrara si dice soddisfatto, «considerato che la nostra campagna elettorale è cominciata solamente un mese fa, ed è stata praticamente sempre all'inseguimento di chi ha potuto lavorare per la scadenza elettorale fin dal mese di febbraio. Del resto la storia politica recente di Albino è nota, e credo che essere comunque la prima coalizione in vista del ballottaggio sia un risultato importante anche a livello personale, perché mi dà un riscontro positivo di quello che è stato il mio contatto con la gente. Contatto che ora avrò modo di approfondire per altri quindici giorni, parlando con le persone e scoprendo magari nuovi spunti e problemi da aggiungere a un programma che è comunque già chiaro e ben delineato».
Luca Carrara («Per Albino: progetto civico») non si nasconde: «Un grande risultato, e sinceramente me l'aspettavo per tutto il lavoro che abbiamo fatto sul territorio da cinque mesi a questa parte. Un gran risultato impreziosito dalla "ciliegina" di aver superato la Lega a livello di singola lista, che credo sia il dato più eclatante insieme al forte calo del Carroccio tra Provinciali e Comunali. Un dato che secondo me lancia un messaggio chiarissimo: a livello locale le persone contano ancora più dei partiti, delle liste e delle coalizioni.
La Lega poteva vincere qui al primo turno, come ha fatto dappertutto: essere stati l'eccezione a questo quadro ci riempie d'orgoglio, ed esserlo stato in Valle Seriana, dove la Lega è storicamente fortissima, vale ancora di più. Adesso ce la giochiamo: la gente è strana, non puoi sapere cosa farà nel segreto dell'urna. Però noi su un po' di voti della lista di Rizzi ci contiamo, come contiamo su quelli della lista "Albino e frazioni insieme"». E Piergiacomo Rizzi, il sindaco uscente espulso dalla Lega ai primi di maggio, non usa mezzi termini: «Il mio obiettivo è far perdere la Lega. Mi davano al 2%, siamo arrivati al 15. Dovrebbero riflettere: ricandidando me, numeri alla mano, avrebbero vinto al primo turno senza problemi, invece ora si trovano a rischiare di perdere una città che governano da tre mandati. Hanno sbagliato strategia, hanno voluto giocare sporco per eliminarmi, e mai nessuno mi ha spiegato perché».
E se al secondo turno a qualche leghista dissidente in crisi d'identità venisse la tentazione di votare per il ticket Carroccio-Pdl? Rizzi (che con la sua lista dovrebbe comunque aver assicurati due o tre consiglieri comunali) non ha dubbi: «Le strategie in vista del ballottaggio e del nuovo Consiglio le decideremo. Quello che è certo è che chi mi ha votato ha capito come sono andate le cose, e dubito voterà per la Lega». Antonio Nicoli, con la sua lista «Albino e frazioni insieme», si è fermato alle soglie del 4%: dato che ammette onestamente come «inferiore alle attese», ma che a questo punto, visto l'estremo equilibrio, potrebbe pesare qualcosa in vista del ballottaggio: «Quello che è certo - spiega Nicoli - è che non verremo meno al compito che ci siamo dati, che è quello di farci portavoce delle istanze delle frazioni e dei quartieri della città. Albino ha un territorio molto esteso, otto frazioni tutte diverse tra loro per caratteristiche e problemi e tre grossi quartieri. Non è accettabile che vengano trascurati, e noi ci faremo intermediari nel dialogo tra loro e il futuro governo della città. Quanto al voto in sé, ci sentiamo delusi: ha prevalso il voto di appartenenza, mentre in un'elezione locale speravo contassero un po' di più le persone. Il fatto è che la gente si lamenta e protesta, ma poi, quando ha in mano l'arma del voto, non la usa».
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