Aspettando giovedì
E poi doppia Juve

Un punto in rimonta per un’Atalanta ampiamente ridisegnata in campionato tra una fatica internazionale e l’altra. I nerazzurri tengono così a -6 la Fiorentina e restano ottavi, pur arretrando a -3 dal Milan che batte la Sampdoria e l’aggancia (entrambe in zona Europa League 2018/19).

Ma è chiaro che la testa è a giovedì, per la sera del ritorno dei sedicesimi dell’attuale Europa League con il Borussia (si partirà dal 3-2 per i tedeschi, non un cattivo risultato perché è ribaltabile, alla luce di quanto mostrato dall’Atalanta in Germania). Quella sarà la madre di tutte le partite di questa stagione (e sarebbe bello che ne passasse il testimone alle sfide di un turno successivo): oscurerà persino le due gare seguenti con la Juve, entrambe a Torino, domenica in campionato e mercoledì 28 in Coppa Italia.

Intanto alle Olimpiadi invernali è arrivato l’atteso squillo di Michela Moioli, che, a ben vedere, non è solo il premio al talento e alla tenacia dell’atleta di Nese, oltre che a un movimento agonistico in espansione: l’interesse che sempre più suscita lo snowboard certifica la tendenza crescente di tanti giovani a scegliere la tavola, una volta – quando ancora era soltanto un fenomeno oceanico e cavalcava le onde americane o australiane – oggetto esotico e distante, avvicinabile solo nei film (e nei documentari) popolati da intrepidi eroi balneari, come quelli immortalati in «Un mercoledì da leoni», che uscì nel 1978 e colpì l’immaginario di generazioni di ragazzi. L’America continua a esercitare un fascino irresistibile, poi mettici l’equilibrismo combinato a un pizzico di acrobazia e quel senso di libertà che forse non scatena più lo sci classico e istituzionale (anch’esso ormai non privo della sua evoluzione ribelle che si chiama freestyle). In montagna manca il pericolo delle onde gigantesche e si danza sulle più rassicuranti piste innevate in un surf accessibile a tutti e, anche per questo, un po’ virale. Riportata a casa una tavola d’oro, ora Michela tiferà per l’amica Sofia Goggia, l’altra bergamasca che può far suonare l’inno di Mameli a PyeongChang: l’attende il suo mercoledì da leoni, perché alle prime ore del 14 febbraio correrà la discesa libera, sua specialità prediletta, che in quanto a brividi, vento in faccia e senso di libertà non ha nulla da invidiare al surf della neve.

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