A Montepulciano
la corsa delle botti

In un clima di grande fascino e magia si svolge ogni anno a Montepulciano, l'ultima domenica di agosto, un'ardua gara in salita: una corsa di botti che si chiama Bravìo. Il Bravìo delle Botti è la sfida tra otto contrade (Cagnano, Collazzi, Le Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia) che si contendono un panno dipinto, facendo rotolare delle botti di circa 80 chili ciascuna, lungo un percorso in salita di oltre un chilometro. Le botti sono spinte da due atletici “spingitori”, mentre il percorso della gara si snoda tra le suggestive vie del centro storico della città poliziana fino all'arrivo sul sagrato del Duomo, in Piazza Grande.

La gara con le botti è un forte richiamo ad una delle tipicità principali del territorio di Montepulciano: il Vino Nobile. Nella settimana precedente la gara, la città e il magistrato delle Contrade organizzano una serie di eventi molto suggestivi e coinvolgenti, tra cui una gara enogastronomica tra le otto contrade, denominata “A Tavola con il Nobile”. Con la “Zuppa del farrocchio”, in abbinamento con il Nobile Le Berne 2007 e “Lombatine di agnello fruttate”, abbinate al Vino Nobile Cantina del Redi Riserva 2005, la Contrada di Voltaia si è aggiudicata l'ottava edizione del premio enogastronomico “A Tavola con il Nobile”, ideato dall'inviato del Tg2 Bruno Gambacorta con il Consorzio dei produttori del Vino Nobile di Montepulciano. I piatti che hanno sancito il successo di Voltaia, insieme agli altri primi e secondi proposti dalle cucine delle altre sette contrade del Bravìo (la sfida con le botti che si disputerà domenica 29 agosto), possono essere degustati per tutta la settimana in occasione delle cene proposte nelle suggestive sedi storiche delle contrade.

«Questa nuova edizione – ha detto Bruno Gambacorta, presidente della giuria, composta da 20 giornalisti provenienti da tutta Italia – non fa altro che testimoniare, anche attraverso l'impegno delle contrade, l'importanza di questo premio e che gli obiettivi che ci eravamo posti possono dirsi sempre più centrati con il recupero ormai di oltre 200 ricette della tradizione del territorio del Vino Nobile di Montepulciano».

«Il successo di questa iniziativa – ha detto il presidente del Consorzio, Federico Carletti – è da ritrovare soprattutto nel forte spirito di collaborazione tra il Consorzio, il magistrato delle Contrade e tutte le istituzioni locali, sinergia che dimostra ancora una volta l'importanza di fare sistema in una realtà come quella di Montepulciano in cui tutto si fonde: arte, cultura, paesaggio e naturalmente enogastronomia».

Testimonial d'eccezione il cantante bresciano Omar Pedrini, uno dei fondatori della storica band rock dei Timoria, che ha raccontato della sua passione per l'enogastronomia, passione trasformata in programmi televisivi e radiofonici di successo, il prossimo su Isoradio Rai. “Il vino di qualità è come la musica rock – ha detto Pedrini – che si evolve ma rimane fedele a se stessa: un vino come il Nobile esprime personalità e soprattutto uno stile inconfondibile che gli garantiscono longevità e riconoscibilità, senza possibilità di equivoci”.

Si chiude così l'ottava edizione di “A Tavola con il Nobile”, manifestazione che anno dopo anno permette alla storia enogastronomica del territorio di ricomporsi intorno al prodotto per eccellenza, il Vino Nobile di Montepulciano, divenendo per le contrade del Bravìo delle Botti un entusiasmante “tavolo” di scontro prima della fatidica gara dell'ultima domenica di agosto. Nel pomeriggio di domenica, alle 15, inizierà la sfilata del suggestivo corteo storico, composto da oltre 300 figuranti. Per circa due ore, oltre a poter ammirare dame, cavalieri, paggi, armati, alfieri e magistrati, uno spettacolo da non perdere è quello degli sbandieratori e dei tamburini. Alle ore 19, dopo il segnale dato dai rintocchi del campanone del Comune, le botti cominciano a rotolare sulla pietra partendo dalla colonna del Marzocco.

La partenza avviene su due file, quattro botti per ogni fila, la cui posizione è stata sentenziata dal sorteggio mattutino. C'è subito la prima, ripida, ardua salita che fa una scelta tra le coppie forti e meno forti, i tempi sono molto rapidi, si tratta di pochi minuti e la concitazione è tanta: il pubblico che fa il tifo, le sirene della polizia che si fanno strada affinché non succedano incidenti, il suono suggestivo delle botti sul lastricato e così per tutto il paese. Nel tratto denominato di Santa Maria la strada si allarga un po' e quindi può permettere a chi ancora ha fiato da vendere di svolgere dei sorpassi, fino del tratto in leggera discesa di Collazzi, dove oltre alla potenza e al fiato si può vedere anche l'abilità degli spingitori nel pilotare la botte. E poi di nuovo su per via Ricci, ultima ed interminabile salita in cima alla quale si scorge l'arrivo sul sagrato del Duomo in Piazza Grande; seguono poi i grandi, lunghi e meritati festeggiamenti della contrada vincitrice, che dureranno fino a notte tarda.

Roberto Vitali

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