Vini, la degustazione
è anche «verticale»

In termine enologico, si chiama «verticale» la degustazione di più annate dello stesso vino, per capirne l'evoluzione negli anni e le sue possibilità di invecchiamento. Due verticali si sono svolte negli ultimi giorni, con risultati più che soddisfacenti, in due importanti cantine della Valcalepio e della Franciacorta.

In Valcalepio, l'azienda di Eligio Magri (www.eligiomagri.it) a Torre de' Roveri, sul Colle dei Pasta, ha posto in degustazione cinque annate, dal 2004 al 2008, del suo Patrizio Rosso Igt della Bergamasca, un uvaggio di Cabernet Sauvignon e Merlot, un vino che porta il nome del padre di Eligio, scomparso tragicamente tra le vigne che aveva piantato. Ottenuto da uve raccolte manualmente e poste in cassettine per l'appassimento in fruttaie, il vino, dopo la fermentazione, viene posto in barriques e tonneaux di rovere americano e francese in ambiente controllato e fresco, per un periodo variabile di 12-15 mesi.

Alla fine del periodo di  invecchiamento, il contenuto delle botti viene riassemblato in vasche d'acciaio. L'imbottigliamento viene effettuato dopo tre  anni dalla vendemmia. Quindi sosta in bottiglia, in cantina a temperatura controllata, per un periodo di altri nove mesi.
Dopo tutto questo lavoro, la verticale cosa ha dimostrato? Che il Patrizio è vino potente ed equilibrato, che supera brillantemente la durata nel tempo.

Al naso note di frutti rossi e spezie inebrianti, in bocca tutta la sua potenza, ben equilibrata tra struttura, alcool, tannini ed acidità. Un grande vino ad un prezzo veramente interessante. Se il 2004 e il 2005 hanno dimostrato di tenere molto bene nel tempo, il 2006 ha sorpreso tutti i degustatori per la complessità armoniosa dei profumi e del gusto. Comunque, precisiamo che le annate dal 2004 al 2007 sono esaurite. Si stanno vendendo le ultime bottiglie del 2008, mentre l'annata 2009 sarà in vendita solo il prossimo autunno.

La seconda verticale si è svolta nella azienda franciacortina Villa, a Monticelli Brusati (Bs). La tradizionale degustazione tecnica che da diciotto anni la Cantina organizza in via esclusiva per la stampa specializzata, la rete di vendita e i migliori clienti, in questa edizione ha visto protagonista il Franciacorta Brut millesimato, la cui prima bottiglia vide la luce nel 1978 con il nome di Pinot di Franciacorta Methode Champenoise. In degustazione ben dieci annate, tra il 1983 e il 2008 "Emozione" (presentata in anteprima all'ultimo Vinitaly).

Un'occasione più unica che rara per assaggiare bottiglie degorgiate ben ventisei anni fa, nel 1986, e che hanno saputo stupire per la straordinaria tenuta del prodotto.

Le annate degustate hanno saputo distinguersi tra loro per aver messo in evidenza le caratteristiche delle diverse vendemmie. E questo è ciò che ogni anno l'azienda Villa si prefigge con i propri millesimi: contraddistinguere l'annata e valorizzare il terroir. Il millesimo che ha entusiasmato maggiormente è stato il lontano 1983, seguito dal 2001, definito “fotografia dell'eleganza”, e dal 1998, che ancora oggi si presenta fresco e con spiccate note di lievito.
Roberto Vitali

© RIPRODUZIONE RISERVATA