Anche a Dalmine
c'è il «Sole»

La cucina del territorio a prezzo onesto? Sì, esiste ancora. Grazie al passaparola di un amico avvocato, ecco scoperta (almeno da parte mia) la Trattoria Sole a Mariano, frazione di Dalmine. Lungo un rettilineo, un edificio come tanti, riconducibile agli anni 1930-1935, con un pezzo di giardino, godibile nella stagione calda. Una vecchia trattoria che è stata rilevata nel 1990 da Giuseppe Tironi, che con la moglie Celestina – cuoca per vocazione – ha investito qui i suoi risparmi.

Oggi è un bell'esempio di trattoria a gestione famigliare (ma vi sono anche tre dipendenti), dove i compiti sono ben divisi tra papà Giuseppe (responsabile della cantina), mamma Celestina in cucina con il figlio Alfio e la figlia Claudia in sala. Fratello e sorella garantiscono la continuità, perché ci sono tutte le premesse per andare avanti e migliorare sempre più: la clientela è numerosa e affezionata per i piatti semplici e genuini (molti della tradizione bergamasca) e i prezzi contenuti (esagerando arriverete sui 25-30 euro, ma se prendete il vino della casa e il menù del giorno dovreste spendere 11 euro anche la sera).

Non vi aspettate miracoli, però mamma Celestina prepara dei casoncelli molto interessanti, da ricetta personale che non vuole rivelare. Il figlio Alfio, 30 anni, ha imparato dalla mamma ma anche alla scuola alberghiera di Clusone e stando poi a fianco di uno chef capace come Antonio Ghilardi, da qualche anno patron del “Papillon” di Torre Boldone.

Insomma ci sono tutte le premesse per mangiare buoni casoncelli ma anche pappardelle al ragù di lepre, foiade con i funghi, ravioli al Bitto con vellutata di cinghiale, risotti nei vari modi. Gli antipasti, oltre ai soliti salumi, propongono una buona carne secca di cavallo, peperoni e carciofi ripieni. Il piatto forte è di carne (pesce solo su ordinazione), con uso della griglia, soprattutto in estate, per filetti, tagliate o anche la classica “fiorentina”. Vanno a ruba anche brasato d'asino con polenta, carne di cavallo, bocconcini di cinghiale in salmì, lumache trifolate con polenta, formaggi alla piastra.

In estate, freschi carpacci, pasta o riso freddi. Per concludere un buon tiramisù o la torta della nonna. Ambiente informale, molto famigliare ma ordinato e pulito, salone per una ottantina di coperti e altri all'esterno nella bella stagione. Per i vini la scelta è per ora molto contenuta ma qualche buona etichetta c'è. Su prenotazione aperta anche la domenica.

Roberto Vitali

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