Due premiati
da Gambero Rosso

Rimangono stabili le tre forchette nella 21.ma edizione della Guida Milano del Gambero Rosso. Nel gotha con tre forchette anche il ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea a Brusaporto, mentre tra i wine bar spicca Al Donizetti di Bergamo.

Rimangono stabili le tre forchette nella 21.ma edizione della Guida Milano del Gambero Rosso: Ilario Vinciguerra con il suo ristorante Ilario Vinciguerra Restaurant di Gallarate (Varese), il ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea a Brusaporto, Villa Crespi di Orta San Giulio (Novara) con Antonino Cannavacciuolo e Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio (Mantova).

Per la prima volta il volume è stato pubblicato prima dell'estate "così - è stato spiegato durante la presentazione - da permettere a milanesi e turisti di godere della città e dintorni anche nel periodo delle ferie".

La guida si arricchisce di nuovi premi e si rinnova per stare al passo con i tempi: 1330 indirizzi selezionati e oltre 170 novità recensite (evidenziate con un triangolino rosa), con locali internazionali e alternativi.

Nelle due forchette vi sono alcuni movimenti con l'arrivo di Fulvio Siccardi del ristorante Da Noi In dell'Hotel Magna Pars Suites a Milano, il Masantìs Restaurant del Seven Park Hotel a Colico con lo chef Stefano Masanti, nel Lecchese, e il ritorno di Trussardi alla Scala, sempre nel capoluogo lombardo, con lo chef Luigi Taglienti.

Per la categoria delle trattorie, l'Osteria del Treno si conferma unico tre gamberi della città mentre tra i wine bar, Al Donizetti di Bergamo tiene ben salde le sue tre bottiglie. Milano vanta anche la presenza del miglior ristorante etnico, Iyo, unico tre mappamondi a livello nazionale.

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