Ristorante Bablì
nuovo a Vertova

Strano nome, Bablì, praticamente intraducibile: è il toponimo della zona, che ha preso il nome dal corso d'acqua che qui scorreva accanto a un insediamento industriale, all'inizio della Val Vertova, Comune di Vertova.

Strano nome, Bablì, praticamente intraducibile: è il toponimo della zona, che ha preso il nome dal corso d'acqua che qui scorreva accanto a un insediamento industriale, all'inizio della Val Vertova, Comune di Vertova. Oggi l'ex opificio tessile è diventato un ristorante, Bablì appunto, aperto per volontà di Giovanna Verzeroli e del marito Mario Gusmini.

Artista dentro (oltre che figlia d'arte culinaria: il papà aveva gestito il Touring, ristorante-albergo chiuso da anni), la signora Giovanna, pittrice e decoratrice, l'ha arredato come una accogliente casa privata, selezionando con cura ogni pezzo, dai quadri (molti dei quali dipinti dalla stessa Giovanna) ai soprammobili. I tavoli, con i piatti tutti diversi uno dall'altro, così come le sedie, le lavagne appese con scritta la massima del giorno, persino i bagni decorati con più o meno dotte citazioni, il tutto serve a creare un ambiente rilassante e curioso, mai uguale: un piccolo museo di memorie d'arredo del passato.

E la cucina? E' in mano allo chef  Enzo Mologni, 45 anni, vasta esperienza alle spalle (anche con Chicco Coria all'One di Dalmine). Mologni ha scuola e mano sicure ma è la stessa Giovanna che lo pungola per nuovi esperimenti. Nasce così una cucina fatta di qualità e genuinità, improntata da una chiara filosofia che si ispira ai prodotti del territorio e in qualche caso a presìdi Slow Food. Una scelta precisa che porta a un menù (visibile con i prezzi su www.babli.it) piuttosto originale e che suscita interesse.

Dominano i piatti tradizionali di carne (rispuntano anche il foiolo, la coratella, le polpettine giuste, il manzo all'olio) ma in estate è introdotto anche del pesce fresco. Tra gli antipasti segnaliamo l'insalatina di Quinoa alla mediterranea con misticanza e pop corn di amaranto. Tra i primi piatti, il mille foglie di pasta fresca con asparagi e Bitto. In inverno non mancano le zuppe della nonna, per finire con un assaggio di formaggi d'alpeggio (tra cui il Bitto Storico) e i dolci al cucchiaio a sorpresa ogni giorno. Di indubbia eccellenza la cantina, con una vastissima carta dei vini (nazionali e non) di grande pregio. In estate è disponibile un fresco dehors.

Bablì (via 4 novembre, 29, Vertova, 035.711017) è aperto dal martedi al sabato a pranzo e cena (ore 12-14 e 19-22) mentre la domenica è aperto solo per pranzo. A mezzogiorno dei giorni feriali menu a prezzo fisso. Si possono prenotare pranzi e cene di lavoro, organizzare feste e ricorrenze a tema e personalizzate.

Roberto Vitali

© RIPRODUZIONE RISERVATA