Gandino, si celebra
il mais spinato

Il mais spinato di Gandino continua a crescere, non soltanto nei campi ma anche e soprattutto nella considerazione di studiosi e buongustai che nei prossimi giorni animeranno una serie di eventi. A partire da sabato 12 ottobre.

Il mais spinato di Gandino continua a crescere, non soltanto nei campi ma anche e soprattutto nella considerazione di studiosi e buongustai che nei prossimi giorni animeranno una serie di eventi. Sono infatti partiti i «Giorni del Melgotto», che sabato 12 ottobre vivranno uno degli appuntamenti più importanti. Alle 16 verrà inaugurato il «Giardino del Mais» predisposto all'inizio dell'abitato e dominato da una particolare scultura.

«È una riproduzione – spiega Antonio Rottigni, delegato al turismo del Comune – di un originale appartenuto alla civiltà precolombiana degli Olmechi, conservato presso il Museo de la Venta a Villahermosa in Messico. Fu realizzato grazie a un calco in vetroresina autorizzato dal governo messicano nel 1992 e presentato in S.Agostino a Bergamo. La Fondazione Bernareggi ne ha fatto dono alla comunità di Gandino, per sottolineare l'origine sudamericana del Mais, che a Gandino vive un momento di forte valorizzazione».

A sancire la seconda giovinezza dell'antica varietà che arrivò a Gandino nel 1623 c'è anche la nascita della nuova Associazione, da subito all'opera per un ricco carnet di eventi che sino al prossimo 20 ottobre legherà Gandino a Bergamo Scienza. A siglare l'atto notarile di fondazione sono stati Filippo Servalli, Giovanni Savoldelli (custode del seme), Antonio Rottigni, Lorenzo Aresi, Giambattista Gherardi e Davide Rottigni.

«È il naturale sbocco – conferma il neo presidente Servalli – di un impegno partito nel 2008 con l'appoggio scientifico del Cra Mac Unità di Maiscultura di Bergamo. In questi anni abbiamo lavorato alla promozione ma anche alla tutela della varietà».

Nello stesso pomeriggio di sabato, alle 16.30, è in programma la scartocciatura delle pannocchie davanti al Municipio, con animazione musicale a cura della «Casa dei Boliviani» di Bergamo. Sempre il 12 ottobre (anniversario della scoperta dell'America), Poste Italiane emetterà un annullo filatelico per celebrare il Mais Spinato, abbinato ad una serie di quattro cartoline in tiratura numerata e ad una mostra con antiche foto allestita dalla Pro Loco. Domenica 13 ottobre, alle 11.30 in piazza Vittorio Veneto, largo alla degustazione «comparata» fra le specialità gandinesi e quelle con mais boliviani e messicani, mentre nel pomeriggio il «mais da scoppio» (popcorn) farà coppia con le caldarroste del CAI Valgandino.

Verrà presentato il progetto «Birra Scarlatta7 del Caffè Centrale: una bevanda a base di mais spinato e mate, che da febbraio ricorderà nel nome la tintura gandinese delle camicie dei Mille di Garibaldi, l”eroe dei due mondi». Dal 16 al 18 ottobre si terrà il corso di teoria e pratica sulla coltivazione biointensiva del Mais, con i docenti Juan Martinez Valdez (Messico) e Maurizio Bagatin (Bolivia). Sabato 19 ottobre alle 19 un convegno nel Salone della Valle lavorerà alla costituzione di un network internazionale fra Italia, Bolivia e Messico, cui seguirà una cena a tema nelle antiche cantine del Convento delle Orsoline (info al 333.2248491).
Il programma completo su www.lecinqueterredellavalgandino.it.

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