Castelletti, la nuova sfida
di narratore del gusto

Lasciata l’Ais-Associazione Italiana Sommelier dopo le cocenti delusioni avute dai vertici nazionali, il noto sommelier bergamasco Luca Castelletti, titolare della storica Enoteca al Ponte di Ponte San Pietro, ha intrapreso una via nuova, ancora più completa nella sua figura professionale

È’ entrato nella nuova associazione dei «Narratori del Gusto», fondata a Brescia da Luigi Odello e che vede alla presidenza Roberto Rotelli, presidente della Strada dei vini dei Castelli Romani. In qualità di sommelier si è iscritto anche alla Fis, la Fondazione Italiana Sommelier, associazione dei sommelier nel mondo che si è staccata da Ais e in Italia fa capo a Franco Ricci. «Il Narratore del Gusto – spiega Castelletti - è una nuova figura in grado di guidare il turista in modo inedito in viaggi sensoriali divertenti e coinvolgenti, fatti di cibi e vini proposti in modo ludico e accattivante. Il Narratore del Gusto conosce bene sia il territorio con tutto quello che di bello ed evocativo ha da offrire, sia i prodotti con la loro tradizione e caratteristiche. È capace di fare percepire il meglio e di fare in modo che ogni turista traduca la sua percezione in un’emozione positiva, intensa e duratura, che lo spinga a divenire, a sua volta, ambasciatore dei nostri prodotti tipici e tradizionali».

Sono milioni le persone che fanno esperienze turistiche legate all’enogastronomia e il fenomeno è in crescita esponenziale, perché nel tempo si sono ampliate le spinte e le motivazioni al viaggio. Dal solo prodotto l’attenzione si è spostata sulla complementarietà dell’offerta di ciascun territorio fatta di gastronomia, eventi culturali, cura del paesaggio, capacità di accoglienza. Oggi la differenza la fa l’abilità nel far sentire il visitatore parte del “tutto”.

«Per fare sì che questo avvenga – continua Castelletti - occorre un intermediario ed io sono il primo in provincia di Bergamo e la mia enoteca è la sede della sezione bergamasca per chi volesse diventare “Narratore del Gusto”. Naturalmente bisogna seguire dei corsi per preparare figure che siano in grado di organizzare eventi di assaggio e formazione sui prodotti in modo innovativo; passare dalla presentazione frontale dei prodotti a eventi coinvolgenti per il pubblico e giochi di assaggio; fare di manifestazioni ed eventi un momento per raccogliere il giudizio del consumatore sui prodotti; costruire una comunicazione sensoriale del brand e dei sui prodotti. Il percorso formativo è integrato dalle nozioni di metodologia, mentre attitudini, capacità e conoscenze acquisite sono verificate attraverso numerose prove pratiche e l’esame finale».

Una dimostrazione concreta Castelletti l’ha fornita nei giorni scorsi con una cena d’eccezione al ristorante «Ponte di Briolo» a Valbrembo. Per una ventina di intenditori e veri buongustai, la cucina del ristorante ha preparato una cena (fois gras e crostacei tra l’altro) alla quale Castelletti ha abbinato vini rari francesi di note aziende e di annate ormai introvabili, che però ci sono ancora, in poche bottiglie, nella cantina avviata da suo padre: Gewurtztraminer Scherb 1989, Batard Montrachet 1985, Hermitage 1989, Sauternes Haut Bergeron Magnum. Per chi ha partecipato alla cena non sarà difficile essere o diventare «narratore del gusto».

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