Chiocciola Slow Food a Elav
Tra i 25 migliori birrifici in Italia

Il birrificio di Comun Nuovo è stato insignito del più alto riconoscimento Slow Food. Solo 25 su 500 i birrifici italiani al quale è stata assegnata la Chiocciola Slow Food sulla Guida Alle Birre d’Italia 2017.

Dopo aver rivelato i riconoscimenti alle singole birre inseriti sulla Guida Alle Birre d’Italia 2017, Slow Food rivela i nomi dei 25 birrifici italiani (fra i 500 presi in considerazione) che si sono aggiudicati il miglior riconoscimento: la Chiocciola Slow Food.

Il Birrificio Indipendente Elav è orgoglioso di comunicare che Slow Food ha assegnato al birrificio di Comun Nuovo il simbolo della Chiocciola, il più alto, l’emblema del movimento internazionale Slow Food, al quale è stato attribuito il significato di «Birrificio che ci piace in modo speciale per la qualità e la costanza delle birre, per il ruolo svolto nel settore birrario nazionale, per l’attenzione al territorio e all’ambiente».

Sono 25 i birrifici in Italia ai quali è stata assegnata la Chiocciola: quattro birrifici lombardi, uno solo bergamasco. In anteprima rispetto alla Guida Alle Birre d’Italia 2017 che sarà presentata prossimamente, ecco la motivazione per cui Slow Food ha assegnato la Chiocciola al Birrificio Elav: «Gestione della crescita, motivazione, idee, attenzione alla filiera delle materie prime e alla costanza qualitativa. Un modello per tutto il settore».

Oltre alla Chiocciola che rappresenta per Elav il riconoscimento più esclusivo e qualificante, sono stati assegnati riconoscimenti particolari anche a tre singole birre Elav: Punks do it Bitter, No War Rye Ipa, Aeresis Black Ale

PUNKS DO IT BITTER - Birra Slow. «Birra che oltre a essere eccellente per valore organolettico è in grado di emozionare, perché racconta la storia di un territorio, di un birrificio o di un birraio».

NO WAR RYE IPA - Birra Quotidiana, ovvero «Birra di grande qualità organolettica che ha come caratteri principali equilibrio, semplicità e piacevolezza».

AERESIS BLACK ALE - Grande Birra, ovvero «Birra di assoluto valore organolettico, da non perdere».

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