Il «rosso» di Alberico,
nuovo della Brugherata

Non c’è che dire. La vendemmia 2015 è andata molto bene per i vini rossi (un po’ meno bene per i bianchi, là dove le uve sono state raccolte troppo presto) e lo dimostra anche questo particolare rosso, prodotto e messo in commercio dalla azienda La Brugherata di Scanzorosciate. Si chiama “Rosso di Alberico”, in onore del grande Alberico da Rosciate, giurista, letterato, ambasciatore, una delle glorie di Scanzorosciate, vissuto a cavallo tra il XIII e XIV secolo.

Papà di questo rosso, che è un Merlot in purezza, è l’enologo Giuseppe Bassi, che da anni segue questa significativa azienda nata a metà degli Anni Ottanta per iniziativa dell’avvocato Paolo Bendinelli. Oggi titolari sono i figli del fondatore, con Silvia in prima persona a occuparsi dell’azienda, ben coadiuvata dal direttore Frida Tironi.

L’Igt Rosso di Alberico 2015 ha alcune particolarità che lo rendono gradevole e adatto per molte occasioni. Prima di tutto è ottenuto da una accurata selezione delle uve Merlot, inoltre al mosto non vengono aggiunti solfiti né durante la vinificazione né prima dell’imbottigliamento. Il vino non è filtrato è quindi può presentare un lieve deposito, ma in compenso mantiene tutta la ricchezza di profumi e sapori che gli dà la natura.

Di colore rosso rubino, al naso presenta note floreali tipiche del Merlot, con prevalenza dei sentori di fragola, ciliegia e rosa. Il gusto di questo Merlot, contrariamente ad altri, è delicato, morbido, persistente, con finale garbato e pulito. Freschezza e sapidità lo rendono adatto anche ai palati più delicati. Si abbina bene a primi piatti con sughi di carne, insaccati, salumi cotti, carni bianche, formaggi freschi.

Alla presentazione del Rosso di Alberico, prodotto in pochissime migliaia di bottiglie, sono intervenuti giornalisti e buongustai, che sempre arrivano volentieri nella sede de La Brugherata, in ottima posizione a metà collina tra vigneti, uliveti e roseti. E’ stata l’occasione, come sempre, per degustare la nuova produzione ma anche per confermare al palato la qualità delle altre etichette super collaudate, a cominciare dal “Doge”, il nobile Moscato di Scanzo docg, vino da meditazione che ben si abbina a formaggi erborinati e pasticceria secca. L’azienda produce anche il vino rosso doc tipico della Valcalepio (una unione a freddo di Merlot e Cabernet Sauvignon), inoltre un Igt Cabernet della Bergamasca e un Brut Metodo Classico. Poco ma ottimo l’olio di oliva. In abbinamento ai vini sono stati proposti alcuni prodotti gastronomici del territorio: i formaggi dell’azienda Quattro Portoni di Cologno al Serio, i salumi del Salumificio Bassanelli di Ponteranica e le dolci delizie della Pasticceria Sofia di Boltiere.

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