Prosit, boom di enoteche in Lombardia
Bergamo è 3ª: più 58% nelle «oasi doc»

Solo in Lombardia, spiega la Coldiretti, il vino lungo tutta la filiera dà lavoro a circa 30mila persone.

Boom delle enoteche in Lombardia. Negli ultimi sette anni sono aumentate di oltre il 30%, passando da 757 nel 2009 a quasi 1.000 nel 2016. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Camera di Commercio di Milano. La provincia con la maggior concentrazione è quella milanese con 261 «oasi delle Doc» aperte, seguono Brescia (175), Bergamo (109), Varese (99), Monza e Brianza (82), Como (63), Pavia (59), Mantova (47), Cremona (34), Lecco (31), Sondrio (25), Lodi (9).

«È un ulteriore segnale della crescita in qualità del vino italiano e lombardo - spiega Ettore Prandini, presidente della Coldiretti regionale - un riconoscimento del lavoro che è stato fatto e continuano a fare i nostri viticoltori per migliorare le produzioni, svilupparsi e investire sempre più sui mercati nazionali e internazionali». Solo in Lombardia, spiega la Coldiretti, il vino lungo tutta la filiera dà lavoro a circa 30mila persone, mentre si contano oltre tremila imprese vitivinicole per un totale di più di 20mila ettari a vigneto dei quali 17.500 per produzioni di qualità Doc, Docg e Igt.

Negli ultimi sette anni, a livello provinciale il record di crescita per le «oasi del vino Doc» spetta a Milano con +59% e a Bergamo con +58%. Nella classifica dei capoluoghi di provincia, a Milano spetta il primo posto con 133 «oasi del vino», seguono Bergamo (20), Brescia (18), Monza (13), Pavia (11), Cremona e Lecco (10), Mantova e Como (7), Varese (6), Lodi e Sondrio (4).

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