Canada, montagne
con molti orsi...

Alla fine abbiamo dovuto mettere il cuore in pace e rinunciare alla scalata del Monte Columbia. Siamo molto tristi..., ma allo stesso tempo sereni di aver preso la decisione giusta priorizzando le condizioni di sicurezza!

Alla fine abbiamo dovuto mettere il cuore in pace e rinunciare alla scalata del Monte Columbia. Siamo molto tristi..., ma allo stesso tempo sereni di aver preso la decisione giusta priorizzando la sicurezza! Le abbondanti nevicate delle settimane scorse, accompagnate da successive alte temperature anche in alta quota, significano rischio sicuro di incidenti.

Arrivati ai piedi del ghiacciaio Athabasca, nel parco Nazionale di Jasper, ci siamo trovati di fronte alle condizioni peggiori: a 2.000 metri di quota pioggia e 15 gradi, zero termico a 4.000 metri e sulla via di salita nebbia fitta, pericolo di caduta di seracchi e ponti sui crepacci instabili.

Abbiamo anche considerato di scalare il Monte Athabasca ma i pericoli erano gli stessi con in più un rischio valanghe 4 marcato. Sembra che in giugno nessuno abbia ancora scalato il Monte Columbia o nemmeno abbia approcciato il ghiacciaio.

Le guide alpine locali ci hanno spiegato che quest'anno la stagione invernale sembra non essere ancora terminata, con condizioni meteo altamente instabili per tutto il mese di giugno. Passata l'arrabbiatura per le pessime condizioni delle grandi montagne canadesi, ci stiamo godendo gli splendidi panorami delle severissime cime dei parchi nazionali di Banff e Jasper.

Enormi ghiacciai appesi alle ripide pareti scaricano giganteschi pezzi di ghiaccio giù nelle vallate sottostanti creando bellissimi laghi blu turchese accerchiati da dense foreste di abeti. Stiamo percorrendo lunghi e salveggi sentieri dove abbiamo avvistato tracce di lupi, alci, renne, volpi, orsi bruni e orsi grizzly, questi ultimi molto più grossi dei primi.

Abbiamo camminato da Jasper fino a raggiungere la cima del monte Signal per godere la vista a 360 gradi delle montagne e delle vallate circostanti. Fantastico! Sfortunatamente abbiamo dovuto camminare attraverso 8 km di foresta piena zeppa di orsi grizzly! Abbiamo dovuto cantare tutto il nostro repertorio di canzoni di montagna per avvisare gli orsi del nostro arrivo!

In questi casi è raccomandabile fare rumore in modo da non sorprendere l'orso tra i cespugli o al di là di una curva cieca del sentiero. Prossima tappa la valle del Monte Robson dove pensiamo di visitare la base delle sue imponenti pareti. Viaggio di tre giorni a piedi e con gli sci... in completa solitudine! Sarà anche «la conquista dell'inutile» ma a noi piace cosi'!

Marco Ponti

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