Vulcano Acatenango
«Andate dritto». Errore...

Il nostro primo tentativo di scalare il vulcano Acatenango si è concluso con un fallimento frustrante! Dopo aver scalato 1.100 metri su un sentiero molto ripido, ci siamo resi conto che avevamo preso la strada sbagliata e, causa anche il maltempo, abbiamo dovuto rinunciare.

Il nostro primo tentativo di scalare il vulcano Acatenango si è concluso con un fallimento frustrante! Dopo aver scalato 1.100 metri su un sentiero molto ripido, ci siamo resi conto che avevamo preso la strada sbagliata e, causa anche il maltempo, abbiamo dovuto rinunciare.

Due giorni dopo abbiamo fatto un secondo tentativo e siamo riusciti ad arrivare fino in cima. Per Il primo tentativo ci siamo svegliati alle 5 del mattino e, usciti velocemente dai sacchi a pelo, ci siamo incamminati desiderosi di raggiungere la vetta. Le nuvole erano basse, ma speravamo fosse solo nebbia mattutina. Il sentiero migliore per salire al Vulcano Acatenango, 3.976 m di altezza, parte dal piccolo villaggio di La Soledad appena a Nord del vulcano.

Arrivati al centro del paese abbiamo incontrato un anziano signore al quale abbiamo chiesto informazioni sul sentiero. Ci ha indicato di tornare indietro lungo la strada per il cimitero per poi proseguire dritto, sempre dritto, dritto, dritto, in spagnolo «pa' rrrecto, pa' rrrecto, pa' rrrrrrrrecto!» Sembrava facile, e così siamo partiti.

Il sentiero si è rivelato essere molto ripido, su per il pendio del vulcano! Abbiamo camminato in una fitta nebbia, sudando come matti. Ma lentamente, lentamente, passo dopo passo, siamo arrivati ad alcuni vecchi ruderi a circa 3400 metri. Qui il sentiero ha cominciato a diventare una piccola traccia, fino a scomparire….!

Abbiamo cercato di inventarlo un po', ma non c'e' stato niente da fare, la vegetazione era troppo fitta. Così, a soli 500-600 metri dalla cima, senza un sentiero e circondati dalla fitta nebbia …… abbiamo deciso di tornare indetro, pensando che se ci fossimo persi non avremmo pi§ trovato il sentiero che attraversava la fitta giungla alle pendici del vulcano. Pericoloso!

Il giorno seguente ci siamo svegliati alle 4,30 del mattino e, arrivati al centro del paesino di partenza, abbiamo trovato di nuovo l'anziano signore. «Aaahhh, avete preso il sentiero sbagliato…, è troppo ripido e non arriva in vetta!» ha esclamato. «Dovete andare pa' rrrrrrecto e seguire il sentiero a sinistra, intorno ai campi di grano!» ha continuato.

Non c'è stato verso di fargli capire che in Italia «diritto» non significa «diritto e poi a sinistra!» Con le nuove informazioni e sotto un bel sole siamo finalmente giunti in vetta a 3.976 m, con un fantastico panorama a 360° sulle valli sottostanti, il Vulcano de Agua a Ovest e il Vulcano de Fuego vicinissimo a Sud. Fantastico!

Appena arrivati in cima il Vulcano de Fuego ha «sbuffato» cenere come per darci il benvenuto. Siamo stati seduti per circa un'ora, in attesa di una grande eruzione, ma il Fuego è rimasto tranquillo. Non sapevamo che a meno di 24 ore avrebbe eruttato con un'attivita' che non si registrava dal 1999 e che avremmo potuto ammirarlo dalla terrazza sul tetto del nostro hotel in Antigua.

Il giorno dopo la nostra salita, mentre facevamo colazione sulla terrazza dell'hotel, abbiamo notato una colonna di fumo e cenere uscire dal Vulcano de Fuego. A occhio nudo si potevano vedere enormi pezzi di lava scaraventati a centinaia di metri e un fiume di lava scendere lungo il fianco del Vulcano.

Rapidamente l'eruzione è aumentata d'intensità e un'enorme nube di cenere grigio scura è fuoriuscita dal cratere sommitale. Piu' di 30.000 persone sono state evacuate dai loro villaggi, ai piedi del vulcano. Fortunatamente, Antigua è a distanza di sicurezza! Ora, dopo le scalate in Guatemala, siamo diretti in Costa Rica e a Panama, dove contiamo di scalare le montagne più alte di questi due Paesi. Alla prossima

Marco Ponti

© RIPRODUZIONE RISERVATA