Volkswagen up!
a piccole rate

Si chiama up!, è la prima «utilitaria» di casa Volkswagen e sta per arrivare sul mercato italiano, anzi la prevendita al prezzo indicativo di partenza di 10.600 euro è già iniziata anche se il lancio vero e proprio scatterà a metà dicembre.

Si chiama up!, è la prima «utilitaria» di casa Volkswagen e sta per arrivare sul mercato italiano, anzi la prevendita al prezzo indicativo di partenza di 10.600 euro è già iniziata anche se il lancio vero e proprio scatterà a metà dicembre.

Dopo le prime anticipazioni dei mesi scorsi, di cui abbiamo già riferito in estate , in questi giorni 1.200 giornalisti di tutta Europa convergono a Roma - un atto di fiducia del marchio tedesco vero l'immagine italiana - per provare la nuova city car nella Città Eterna, ideale banco di prova per vetture di questo tipo (siamo nel segmento A, quello che da solo vale il 20% dell'intero mercato delle quattroruote nel Vecchio Continente).

Pensata e costruita per una clientela giovane, a cui si rivolge con proposte di finanziamento ad hoc tutte giocate su piccole rate e agevolazioni varie che abbattono anche i costi di assicurazione, ma anche per i «silver», cioè per un pubblico dai capelli bianchi che vuole una seconda macchina maneggevole e risparmiosa al massimo per districarsi nel labirinto della viabilità urbana, la nuova up! sembra lanciare la sfida alla Panda, senza troppo preoccuparsi, però, di vincere la guerra dei volumi sulla base dei prezzi.

Anzi, a ben guardare, l'alternativa tedesca alla piccola di casa Fiat arriva più sul primo fronte - quello delle modalità e della flessibilità di acquisto per chi ha un budget limitato - che non sul secondo, cioè, sui listini tout court. Intanto, per giugno 2012 è già annunciata una seconda versione, con cambio automatico. E qui il range del prezzo dovrebbe salire sino a 12.600 euro anche se si tratta, per ora di semplici indicazioni. Poi arriveranno anche le versioni a metano ed elettriche, dai grandi risparmi nei consumi.

Up! è una vettura compatta (3,54 m di lunghezza) ma gioca la sua seconda carta vincente sull'abitabilità interna: 4 posti comodi, anche per i due passeggeri posteriori (pur conservando un bagagliaio da 251 litri di capacità di carico che arriva fino a 951 litri abbattendo i sedili), come verificato durante il test drive romano alla guida dell'unico modello che, per ora, sarà disponibile in Italia: il benzina da un 1 litro e 75 cv con cambio manuale mentre per il mercato tedesco è già in vendita una versione più spartana a 9.850 euro.

«Il prezzo italiano - ha osservato il responsabile del brand Volkswagen Italia Massimo Nordio - si spiega con la scelta di vendere nel Belpaese solo la versione alto di gamma, perché i clienti che comprano una Volkswagen si aspettano un equipaggiamento di base più ricco rispetto ai concorrenti».

La up! che sbarcherà in Italia offrirà di serie, oltre ai vetri elettrici, anche l'avanzato sistema di navigazione estraibile (ma implementato nella macchina) «Maps+more» e come optional è previsto il sistema di emergenza City, che frena automaticamente la tua vettura, in un intervallo di velocità tra i 5 e i 30 chilometri orari, quando il radar segnala che ti stai avvicinando troppo a quella che hai davanti.

Sul fronte dei consumi, secondo i dati forniti dal costruttore, la up! percorre 100 km con 4,3 litri di benzina, rispettando le normative Euro 5. Siamo sotto i 100 g/km di Co2 di emissioni nocive. Come detto, c'è molta attesa per la la versione a gas metano da 68 cv, la più ecologica: soltanto 79 g/km di Co2.

Fin dal lancio verranno anche proposte due versioni «griffate»: la up! black e la up! white. Il modello di finanziamento AutoCredit prevede numerose possibilità di personalizzazione, grazie a rate più contenute ed a acconti flessibili. Anche l'assicurazione FairPay prevede pagamenti rateizzati su base mensile. Nella proposta per i giovani è compresa, infine, la copertura dei costi di manutenzione.

Il vero test drive della up! sembra essere questo: facilitare il più possibile l'acquisto dell'auto alla «generazione 1.000 euro» (quando va bene).

Daniele Vaninetti

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