Motociclisti e sicurezzaC’è anche il gilet con l’airbag

Motociclisti e sicurezza. Se ne è parlato anche all’Eicma, a Milano, soprattutto a proposito dei sistemi di ritenuta stradale, i cosiddetti guard rail, e sulla loro idoneità a proteggere gli utenti delle due ruote. C’è poi l’evoluzione tecnologia dei mezzi che contribuisce a renderli più sicuri e, per le cadute, esistono in commercio diverse protezioni, tra cui il giubbotto con l’airbag.Tra i modelli in commercio e allo studio, da qualche anno riscuote un certo successo il giubbotto Helite, che promette, in caso di funzionamento, una protezione efficace alle parti vitali del corpo: torace, collo (impedendo al casco di ruotare), fianchi e tutta la colonna vertebrale.
Il sistema è semplice: nei giubbotti (ma anche in semplici e comodi gilet, da utilizzare tutto l’anno, da soli d’estate e sopra i capi invernali quando fa freddo) è integrato un sistema di camere d’aria che si gonfiano immediatamente quando il motociclista viene sbalzato dalla moto. Alla moto, infatti, il giubbetto è assicurato tramite un cavo che, una volta strappato, fa esplodere una bomboletta di C02 nel giubbotto, che gonfia in 0,4 secondi le camere d’aria. L’airbag gonfio forma un vero e proprio corpetto che, oltre ad assorbire i colpi, impedisce alla cassa toracica e alla colonna vertebrale di piegarsi e di subire torsioni. Una volta attivato l’airbag rimane in pressione per una decina di secondi per poi sgonfiarsi gradualmente grazie alla valvola di sfogo. Il sistema funziona, anche se si spera di non utilizzarlo mai. Tuttavia, in caso di caduta rappresenta certamente una sicurezza in più e può salvare la vita.
Per informazioni sul funzionamento dell’airbag, su costi e catalogo si può consultare il sito internet http://www.helite.it/index.htm.

(09/11/2008)

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