Nuova Mini Clubman
Non è solo un restyling

Continua il cambio generazionale all’interno della famiglia dei modelli Mini e in questo processo di rinnovamento si distingue, tra tutte, la Clubman che, com’è nella sua tradizione, si posiziona con autorevolezza, e con il seguito di un pubblico di fedelissimi, nel segmento delle compatte premium. E non è un semplice restyling

Per la prima volta gli Air Breather laterali sono posizionati dietro i passaruota anteriori mentre la silhouette guadagna in dinamicità con una linea di spalla che ne accentua la larghezza. Il tetto presenta l’antenna a pinna e la luce rossa dell’impianto antifurto mentre la sezione posteriore resta verticale con la caratteristica Split Door, la scritta di modello Clubman e luci orizzontali integrate. I nuovi colori esterni sono il Melting silver metallizzato e il Pure burgundy metallizzato. Il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni sono disponibili nella vernice di contrasto bianca, nera oppure color argento.

Nel confronto con il modello precedente, la vettura appare decisamente più completa per versatilità, abitabilità e sostanza di prodotto. Le dimensioni esterne ed interne si fanno più generose anche rispetto alla nuova Mini a 5 porte. E così la Clubman diventa più lunga di ben 27 centimetri, più larga di 9 centimetri e il passo guadagna altri 10 centimetri con un volume del bagagliaio che arriva a 360 litri e a 1.150 con il divanetto posteriore (ribaltabile) abbassato. Lo stile Mini viene confermato dalla larga plancia portastrumenti con modanatura del cockpit che ne avvolge la sezione superiore senza soluzione di continuità. La strumentazione centrale circolare è integrata armonicamente e «avvolta» da un anello luminoso a Led. Sotto di questa è «disegnato» il display per le varie funzioni della vettura: infotainment, telefono, navigazione oltre ai comandi della climatizzazione.

Il lancio della nuova Mini avverrà in sei varianti di modello con consumi di carburante dichiarati (nel ciclo combinato) compresi tra i 6,2 e i 3,8 l/100 km a seconda delle versioni. Tutti i motori a benzina e diesel appartengono alla nuova generazione con tecnologia Mini TwinPower Turbo. Nel dettaglio le opzioni possibili sono: Mini One D Clubman con motore tre cilindri diesel (85 kW/116 CV), l’anteprima dei motori quattro cilindri diesel da 110 kW/150 Cv sulla Cooper D e da 140 kW/190 Cv sulla Cooper SD. Di nuovo propulsori a tre cilindri a benzina per la One (75 kW/102 Cv) e sulla Cooper (100 kW/136 Cv). La Cooper S sfrutta un potente motore quattro cilindri a benzina da 141 kW/192 cv.

Per la prima volta sono disponibili per una Mini il cambio Steptronic a otto e sei rapporti (ambedue optional), anche in questo caso a seconda delle versioni. L’assetto, abbinato al tipico go kart-feeling del brand, beneficia ora dell’asse anteriore McPherson dalle componenti sviluppate completamente ex novo. L’asse posteriore multilink ottimizzato appositamente per il nuovo modello, regala agilità alla vettura. Il Dynamic Stability Control (DSC) è di serie, inclusi il Dynamic Traction Control (DTC) e l’Electronic Differential Lock Control (EDLC).

L’equipaggiamento di serie comprende, tra l’altro, l’impianto di climatizzazione, la radio con interfaccia USB e connettore AUX-In, il vivavoce Bluetooth per il telefono e il sensore pioggia con controllo automatico delle luci anabbaglianti nonché il freno di stazionamento elettrico. Ampio il programma di In-Car-Infotainment di Mini Connected: chiamata di soccorso intelligente e TeleServices utilizzabili con la carta SIM inserita nella vettura. Grazie alle app integrabili nell’automobile attraverso lo smartphone queste funzioni aumentano.

D. V.

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