R8 Plus, l’Audi più veloce di sempre
Ecco come si comporta sulla strada

La nuova Audi R8 Plus è la Audi più veloce mai prodotta in serie: accelera da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e raggiunge una velocità massima di 330 km/h.

Il motore V10 aspirato, collocato in posizione centrale alle spalle del pilota, è lo stesso della Lamborghini Huracàn: ha una cilindrata di 5.2 litri e sprigiona 610 Cv a 8.250 giri/minuto. Come se non bastassero i numeri, Audi ha preparato per il Super Bowl uno spot di grande impatto emotivo: protagonista è un astronauta in pensione che,al volante di una R8 Plus, rivive l’esperienza del decollo su un razzo. A far da sfondo alle immagini, la suggestiva colonna sonora «Stardust» di David Bowie.

La Audi R8 si presenta dunque come una sportiva di razza, ma come si comporta nella guida di tutti i giorni? Per scoprirlo, abbiamo partecipato a una sessione di prove su strada organizzata per i clienti dalla concessionaria Audi Bonaldi di Bergamo. Mirko Zanardini, pilota del Team Bonaldi Motorsport, ci ha accompagnati nel viaggio.

La Audi R8 di seconda generazione appare molto più aggressiva della precedente, in particolare nella versione Plus con alettone fisso in carbonio. Le linee sono più affilate, mentre le prese d’aria sono decisamente più ampie. Il caratteristico «sideblade» laterale è ora in carbonio, ed è diviso in due parti. Ai lati della calandra singleframe con griglia a nido d’ape sono collocati proiettori a led che possono essere integrati da un modulo di illuminazione laser per gli abbaglianti, capace di raddoppiare la portata del fascio di luce fino a 600 metri di profondità.

Nell’abitacolo si respira l’atmosfera di una granturismo: finiture impeccabili, con rivestimenti in alcantara e inserti in carbonio, comodi sedili riscaldati e con regolazione elettrica. La strumentazione è sostituita dall’Audi Virtual Cockpit con monitor TFT da 12,3 pollici, che può visualizzare anche la mappa del navigatore e il computer di bordo. Lo stile della plancia è lineare e minimalista, anche perché la quasi totalità delle funzioni è concentrata sul volante sportivo: a destra si trovano il pulsante Audi Drive Select per scegliere tra quattro modalità di base (comfort, auto, dynamic e individual) e il pulsante Performance, con tre ulteriori programmi (dry, wet e snow). A sinistra il tasto rosso per l’avviamento e quello per attivare i quattro i terminali di scarico, così da liberare in tutta la sua potenza l’urlo del dieci cilindri.

A differenza di alcune concorrenti dirette, Audi non si è convertita all’impiego dei turbocompressori e al conseguente downsizing della cilindrata. Per migliorare il rendimento e ridurre consumi ed emissioni, il motore dispone comunque di doppia alimentazione diretta-indiretta e del sistema Cylinder On Demand, che esclude una bancata di cilindri ai bassi regimi. La trazione integrale è di nuova concezione e ripartisce la coppia in modo variabile da 0 a 100% fra i due assi.

Al volante la Audi R8 Plus non mette in soggezione e sorprende per la capacità di adattarsi alle diverse situazioni di guida: silenziosa in modalità confort, assorbe senza scosse le sconnessioni dell’asfalto. Lo sterzo è piuttosto leggero per una sportiva, ma si dimostra sempre diretto e preciso. Il cambio doppia frizione a sette rapporti è rapidissimo negli innesti e non fa rimpiangere l’assenza di un cambio manuale. Non appena la strada si libera si può allugare con decisione, per poi frenare in sicurezza grazie ai dischi in carboceramica. La sonorità del V10 aspirato è semplicemente fantastica, ma è sufficiente tornare a premere un tasto sul volante per mettere in sordina lo scarico. Al punto da non rendere superflua la scelta, tra i numerosi optional, di un ottimo sistema audio firmato Bang & Olufsen.

A proposito di accessori, per una supercar è facile lasciarsi prendere la mano e spendere più del previsto: la base di partenza, per la Audi R8 Coupé da 540 Cv, è di 169.500 euro. La versione «Plus» della nostra prova costa invece 195.000 euro.

Diego Signorelli

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