Tartaruga d'acqua
L'alimentazione

Se il primo errore che porta la tartaruga inevitabilmente alla morte è obbligarla a vivere in una vaschetta di plastica con 2 cm di acqua senza la possibilità di nuotare, il secondo tragico sbaglio è alimentarla in maniera poco variata.

Se il primo errore che porta la tartaruga inevitabilmente alla morte è obbligarla a vivere in una vaschetta di plastica con 2 cm di acqua senza la possibilità di nuotare, il secondo tragico sbaglio è alimentarla in maniera poco variata.

Quando si parla della dieta delle tartarughine d'acqua, a tutti vengono in mente i gamberetti essiccati dall'odore pungente in vendita sui banchi dei supermercati, certi che quella sia la dieta più giusta. Diciamo subito che una dieta a base di gamberetti non è sufficiente, perché sviluppa gravi carenze vitaminiche, che a lungo andare indeboliscono e uccidono l'animale.

Una tartaruga d'acqua deve mangiare il più possibile come si nutrirebbe in natura e quindi in modo vario: pesce, carne, verdura e anche un po' di frutta. Per quanto riguarda il pesce possono essere offerti, tagliati a dadino e in quantità limitata, cefaletti, alborelle, trota e salmone; meglio evitare quelli inscatolati, sia sott'olio che al naturale.

Per la carne, oltre al fegato, le tartarughe sono ghiotte di carne macinata, sempre da dare con parsimonia e per le verdure vanno bene lattuga, rucola, crescione e carote. I soggetti più giovani sono solitamente restii a mangiare ortaggi (le tartarughe d'acqua da piccole sono più carnivore e poi da adulte tendono a diventare più erbivore) quindi non preoccupatevi se all'inizio manifesteranno una certa avversione al prodotto.

L'importante è insistere oppure escogitare metodi alternativi. Un esempio? Preparate delle minuscole palline di carne macinata con all'interno la verdura: le divoreranno e oltre che buone, faranno anche bene alla loro salute. Infine è possibile somministrare un po' di frutta: mela (senza i semi perché sono tossici per l'animale), albicocca e melone, sempre da distribuire in piccole quantità e 1 volta alla settimana.

Ecco perché i soli gamberetti essiccati non vanno bene, ma devono essere parte della dieta, altrimenti rappresentano solo un cibo altamente sbilanciato e ipovitaminico; e qualsiasi libro sull'argomento vi spiegherà che il «cibo pronto» per questi animaletti deve rappresentare il 25% nella dieta totale e non di più.

Ogni anno in Italia arrivano migliaia di giovani esemplari di tartarughe, ma la maggior parte di loro non supera l'anno di vita: finiscono nelle mani di bambini come regalo o in case dove si crede sia sufficiente una manciata di gamberetti per farle stare bene. Se incontrate qualcuno che le tiene le in questo modo, spiegate loro come stanno le cose. È il minimo.

Marco Bergamaschi

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