In vacanza col cane
Ecco come regolarsi

Agosto è il mese preferito per le vacanze. Se volessimo trascorrerlo in compagnia dei nostri amici a 4 zampe, come potremmo organizzarci? In Italia sono oltre cinque milioni le famiglie che hanno un cane, in Lombardia mediamente è presente un cane ogni 10 abitanti, solo nel territorio bergamasco risultano nell'anagrafe informatica regionale 4.307 gatti, 34 furetti e 188.735 cani, di cui 1.530 iscritti da inizio anno ad oggi.

Se si desidera affrontare un viaggio anche per brevi tragitti, senza rinunciare alla compagnia del nostro fedele amico con la coda, è importante accertarsi in anticipo se hotel, villaggio turistico, campeggio, accettano animali a quattro zampe, soprattutto se di grossa taglia. Raggiunta la località di villeggiatura, il cane deve ambientarsi, prendere confidenza con gli spazi esterni (clima, ambiente e gente) ed interni (casa, camera).

E' consigliabile usare sempre il guinzaglio soprattutto in località affollate, non lasciarlo solo ed applicare una medaglietta al collare, anche se dotato di tatuaggio o microchip, con il numero di cellulare del padrone. Il pianeta animale richiede attenzione e rispetto di alcuni fondamentali accorgimenti per salvaguardarne il benessere.

Nelle zone turistiche è opportuno prendersi cura del nostro fedele amico, evitando le ore più calde della giornata, mantenendolo al riparo all'ombra con acqua fresca all'occorrenza.

Al mare: non in tutte le spiagge, anche se libere, è permesso l'accesso ai cani. In montagna: meglio evitare lunghe passeggiate se l'animale non è abituato e non perderlo mai di vista, per impedire sgradevoli incontri con animali selvatici e/o vipere.

In previsione di un viaggio, soprattutto per l'estero,"è bene organizzarsi per tempo in modo tale da poter osservare gli obblighi previsti dalle norme sanitarie previste nella Nazione di destinazione ed effettuare le eventuali vaccinazioni" commenta il dr. Paolo Antoniolli, direttore Dipartimento Prevenzione veterinario dell'Asl di Bergamo. "E' indispensabile informarsi anche degli specifici regolamenti e condizioni di trasporto delle varie compagnie aeree, marittime e ferroviarie che si pensa di utilizzare".

In molti Paesi europei è vietato l'ingresso di cani appartenenti a razze ritenute pericolose, sono previste disposizioni particolari per l'ingresso dei cani in Irlanda, Svezia, Gran Bretagna e Malta, mentre non tutti i Paesi consentono l'ingresso agli animali di età inferiore ai tre mesi e non vaccinati nei confronti della rabbia, pertanto è opportuno rivolgersi preventivamente all'Ufficio Consolare del Paese di destinazione.

"La recentissima normativa dell'Unione Europea prevede che gli animali da compagnia, trasportati al seguito del proprietario, devono essere identificati tramite microchip e muniti del passaporto comunitario. Il passaporto viene rilasciato dai servizi veterinari dell'Asl, su richiesta del proprietario, previa verifica dell'iscrizione dell'animale (cane, gatto, furetto) nell'anagrafe regionale informatizzata ed effettuazione della profilassi antirabbica" chiarisce il dr. Antoniolli.

Che cosa è l'anagrafe canina?
"Tutti i cani devono essere iscritti in un registro, denominato anagrafe canina regionale: è un fascicolo informatico, collegato al database nazionale, che Regione Lombardia ha creato per la registrazione di cani presenti sul territorio. L'iscrizione dei cani avviene contestualmente all'identificazione mediante l'applicazione di microchip. A tal fine, entro 15 giorni da quando si entra in possesso del cane o entro 3 mesi dalla nascita per i cuccioli, il proprietario deve recarsi presso il proprio medico veterinario di fiducia o, previo appuntamento, presso gli uffici del Dipartimento Veterinario dell'Asl".

Come funziona la registrazione nell'anagrafica canina?
"Il medico veterinario, inietta al cane un 'microchip' per via sottocutanea, in modo rapido, innocuo ed indolore. Il microchip, di dimensioni simili ad un chicco di riso, è contenuto in una capsula di pochi millimetri in cui è contenuto un numero di identificazione che può essere rilevato solo mediante uno specifico lettore. Successivamente, il Medico veterinario annota il numero corrispondente, i dati segnaletici del cane ed i dati relativi al proprietario, all'interno del registro dell'anagrafe canina".

Ci spiega la procedura per il rilascio del passaporto comunitario?
"Il proprietario, munito di tutta la documentazione relativa al cane, può rivolgersi agli uffici del Dipartimento di Prevenzione veterinario dell'Asl. Al fine di agevolare i cittadini, dal 30 giugno presso la sede di Via Borgo Palazzo 130, previo appuntamento, è garantita anche di sabato la presenza di un Veterinario per l'identificazione dei cani (applicazione microchip e registrazione in anagrafe informatizzata) e le visite mediche necessarie per il passaporto comunitario, rilasciato nell'arco di 3 giorni lavorativi.

Scarica gli allegati per saperne di più

© RIPRODUZIONE RISERVATA