La quotidianità
non è la noia

Sentiamo spesso dire da molte persone che il loro cane è straordinario: riconosce il rumore della macchina, sa l'orario del suo pasto con una precisione incredibile a prescindere dalle stagioni e dalla durata delle giornate, si fa capire al momento della passeggiata e addirittura va a prendere il guinzaglio da solo...

Ma come si spiega tutto questo?
Non servono teorie complicatissime o grandi paroloni , la spiegazione è più semplice che mai e la si può riassumere in una parola: quotidianità!
Osservando il nostro cane nella sua vita di tutti i giorni possiamo sicuramente notare un aspetto su tutti: abbiamo a che fare con  un grande abitudinario, e la sua routine quotidiana, fatta di tanti piccoli ma corretti rituali che noi metteremo in pratica con lui, lo rassicura e lo fa sentire bene.

Cosa prova il nostro cane per noi? In un famoso libro questa magia è spiegata benissimo!
Per capire quanto sia importante tutto ciò, citiamo qualche riga del bellissimo libro "Il piccolo Principe": "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
L'autore di questa stupenda storia che consiglio a tutti, adulti e bambini di leggere si chiamava De Saint-Exupery, e pensate, era un un aviatore vissuto cento anni fa e non un esperto di anmali, ma queste bellissime parole credo siano il miglior modo per spiegarci cosa provano ogni giorno i nostri amici a 4 zampe, quanto siano felici di vivere la loro vita con noi.
Provate a fare un esperimento
Prendete le pagine di questo libro in cui appunto la volpe parla al Piccolo Principe (niente panico, si leggono in meno di cinque minuti e, se non lo avete in casa, questo splendido dialogo lo trovate in centinaia di siti internet), e mettetevi davanti al vostro cagnolino. A questo punto iniziate a leggere immaginandovi che voi siete il Piccolo Principe e la volpe è il vostro amico a 4 zampe. Scoprirete così che cosa lui si aspetta da voi, cosa significano per lui le abitudini e i rituali e soprattutto quanto voi e tutte queste piccole e semplici cose siano importanti.

Costruiamogli una base fatta di piccole certezze
Per questo se vogliamo essere dei bravi "padronicni" dobbiamo passare obbligatoriamente da qui, e dobbiamo costruirgli su una serie di rituali che portano il nostro cane a fidarsi di noi proprio perche' gli stiamo offrendo una quotidianità corretta e che risponde appieno alle sue aspettative. Così facendo ci accrediterà ad essere suoi leader, ovvero i migliori "padroncini" del mondo. E' una sorta di fiducia a tempo pieno: "dammi ciò di cui ho bisogno per stare bene e sarò tuo per sempre..." Ricordiamoci che possono diventare rituali anche le abitudini sbagliate, come disturbare in continuazione mentre siete a tavola o dormire su letti e divani, tutte cose che una volta imparate danno fastidio e creano problemi. Quindi evitate di fare questi errori. E' davvero importantissimo.

Quotidianità: non confondiamola con la noia!
Attenzione però a non travisare queste parole. L'abitudinarietà non deve essere confusa con la noia. Non si pensi che un cane abituato a non fare nulla tutto il giorno, magari anche confinato sempre nello stesso posto, sia un cane felice solo perchè la sua vita non cambia mai. Il nostro amico ha bisogno ogni giorno di spazi, di movimento, di scoprire con noi il mondo che lo circonda, di condividere le sue piccole esperienze. La quotidianità deve essere di cornice a tutto ciò. Mangiare più o meno ad orari precisi dopo di noi, sedersi per avere la ciotola o per lasciarsi mettere il guinzaglio completano la sua felicità.

Un toccasana per i più paurosi...
Scandire i ritmi e gli orari della vita quotidiana del cane può inoltre essere decisamente utile ai soggetti particolarmente paurosi che acquisirebbero notevole sicurezza da ciò. Il cagnetto fifone infatti tende a passivizzarsi nei confronti del leader (cioè noi): agendo in questo modo si possono ottenere notevoli miglioramenti.

...e per i più "pepati"!
La stessa cosa vale anche  per i soggetti dal carattere particolarmente "pepato": è un modo molto efficace per tenergli sempre a mente che c'è qualcuno sopra di lui a mettere ordine nella sua vita!

Dopo questa breve spiegazione credo sia più facile capire come mai il nostro migliore amico spesso ci stupisca anticipando ciò che noi stiamo per fare. La sua abitudinarietà fa sì che un minuto prima che noi gli diamo la pappa sia già seduto ad aspettare che arrivi la ciotola, che sia felice quando sente il rumore della nostra macchina, ma anche che si sovraecciti quando suona il campanello. Il ragionamento è semplice: il cane nel tempo si abitua al fatto che al suono del campanello corrisponde la presenza alla porta di un estraneo, quindi automaticamente attiva i suoi meccanismi di difesa territoriale. Per correggere questa od altre poco gradevoli abitudini (ci sono anche quelle brutte e non sono poche) suggerisco un lavoro di desensibilizzazione, ma ne parleremo magari nei prossimi numeri.

Paolo Bosatra
educatore cinofilo
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