Cane pauroso?
Soluzione nella relazione

Mi capita spesso di essere chiamato per impostare un lavoro di ricupero di un cane decisamente pauroso.

Vero, ci sono casi estremamente difficili, dove i livelli di paura del quattrozzampe in questione sono talmente elevati che richiedono l’intervento del veterinario comportamentalista (che, a sua discrezione, potrebbe anche impostare una terapia farmacologica), ma il più delle volte il problema è risolvibile attraverso un attento lavoro sulla relazione e, di conseguenza, sul proprietario. Vedo infatti tanti cani dal profilo ben equilibrato completamente bloccati da fobie più o meno assurde che non hanno fondamento alcuno e, se questi soggetti non hanno subito alterazioni significative dovute a situazioni pregresse (il classico esempio del cane proveniente da maltrattamenti di qualsiasi genere), ecco che il problema risiede nell’ambito relazionale.

Come risolvere? Non è difficile, spesso è sufficiente intraprendere un buon percorso di educazione in cui, attraverso l’apprendimento dei comandi di base, il proprietario impara a conoscere le corrette modalità comunicative che permettono di rompere quel muro invisibile che genera diffidenza e impedisce al cane di riconoscere il suo compagno umano come leader, come guida sicura.

Altrettanto importanti sono inoltre i momenti di gioco, soprattutto se gestiti con intelligenza. Come ho già ricordato altre volte in questa rubrica, il gioco con il cane non è soltanto lanciare una pallina o fare tira e molla con un vecchio strofinaccio, esiste anche un tipo di gioco incentrato sulla capacità di «problem solving». Risponde al nome di «attivazione mentale» ed è un formidabile veicolo di relazione positiva e gratificante che genera sicurezza e aiuta a vincere tante piccole paure. Provare per credere!

© RIPRODUZIONE RISERVATA