La gestione
del cane anziano

“La vita comincia a dieci anni!” Così recitava lo slogan di un noto canile della bergamasca per invitare il pubblico a prendere in considerazione anche l’adozione di un cane “vecchietto”. I dieci anni del nostro migliore amico infatti rappresentano per noi quella soglia che, una volta varcata, sancisce che improvvisamente è diventato anziano.

“La vita comincia a dieci anni!” Così recitava lo slogan di un noto canile della bergamasca per invitare il pubblico a prendere in considerazione anche l’adozione di un cane “vecchietto”. I dieci anni del nostro migliore amico infatti rappresentano per noi quella soglia che, una volta varcata, sancisce che improvvisamente è diventato anziano.

Spesso infatti mi capita di confrontarmi con proprietari che mi dicono: “ma ormai ha dieci anni, è vecchio!”, oppure “cosa vuole che gli faccia fare alla sua età” o ancora: “si gode la pensione sulla poltrona di casa”… è un vero e proprio luogo comune, ma vorrei provare, almeno in parte, a sfatarlo.

Se il nostro cane arriva ai fatidici dieci anni godendo di buona salute, perché “pensionarlo” a tempo indeterminato sulla poltrona? Può darci ancora tantissimo, ovviamente tenendo qualche piccola precauzione in più, ma tutto (o quasi) è ancora possibile.

Vi faccio un personalissimo esempio: il mio segugio Ambrogio si porta con dignità i suoi undici anni e mezzo. Gode di buona salute, e anche se pigro e poltrone da sempre (è con me da quando aveva sei mesi ed è sempre stato un cane con l’hobby del riposo, anzi direi un professionista della pennichella), è tuttora ancora vispo: facciamo insieme due interventi di “pet therapy” a settimana con ottimi risultati, e spesso lo porto al nostro campo di addestramento, dove mi aiuta a gestire molto bene le classi di socializzazione tra cani. Con la sua esperienza e il suo status di elemento “maturo” è infatti molto bravo nell’intervenire laddove un gioco diventa troppo pesante o a stemperare la tensione che può crearsi tra due giovani baldi e rampanti.

Il segreto di tutto ciò? Nulla di particolare, se non il coinvolgerlo sempre nelle mie faccende, mantenendo un ovvio occhio di riguardo sulla sua salute e sui suoi limiti.

Ecco quindi alcuni suggerimenti per aiutare il vostro amico a vivere una pimpante vecchiaia:

Consultate il Veterinario

Negli ultimi decenni la Medicina Veterinaria ha fatto enormi progressi, aumentando di fatto le possibilità di dare ai nostri amici una vita più lunga e felice. Un consulto con il vostro Veterinario di fiducia potrà aiutarvi a capire come fare per gestire al meglio questa fase della sua vita.

Alimentazione

Come ho già avuto modo di spiegare in questa rubrica, molto importante è l’aspetto legato all’alimentazione. Utilizzare solamente prodotti di alta qualità (super premium) può essere di per sé sufficiente, anche se esistono prodotti specifici per cani anziani (contraddistinti dalla dicitura “senior”), oppure è anche possibile passare a prodotti a base di proteine più leggere e facilmente digeribili, come il pesce o l’ovino. Per quei soggetti che manifestano problemi di masticazione, è possibile ammorbidire le crocchette con acqua tiepida, o meglio con del brodo caldo, dando anche un sapore più invitante. Ovviamente il cane, per quanto attivo, non avrà più i ritmi di qualche annetto prima, quindi attenzione alle quantità: con i nostri amici è facile lasciarsi intenerire e allungargli qualche boccone in più adducendo la scusa del “poverino, è vecchio…”, ma stiamo facendo il suo male, sostituire la razione extra con qualche coccola è molto meglio!

Passeggiate

anche se il quattrozzampe ha qualche annetto sulle spalle, non devono mai mancare. Magari saranno lontani i momenti in cui salivate e scendevate dal Resegone in poche ore, ma le vostre piccole soddisfazioni potete ancora togliervele. In città o nei percorsi di campagna qualche bella passeggiata sarà ancora molto piacevole, così come in collina o in montagna. Fermatevi di frequente, lasciategli il tempo di riposare e di prendersi i suoi tempi annusando e curiosando qua e là, copritelo se fa freddo e scegliete invece il mattino presto o la sera nelle calde giornate estive.

Attività

se il vostro amico ha trascorso una vita attiva come, ad esempio, un cane da agility, l’insorgere della vecchiaia non deve giocoforza interrompere il tutto. Potrebbe infatti cadere nella noia e nella frustrazione e lasciarsi poi andare a dispetti, oppure potrebbe intristirsi sentendosi ormai escluso ed inutile. Può ancora farsi qualche giretto nel percorso, senza più stressarlo come prima né fisicamente né mentalmente, oppure potete accostarvi ad altre attività molto più rilassanti quali la “tranquillity dog”, un percorso appositamente ideato anche per cani anziani, oltre che per soggetti grassottelli, paurosi o semplicemente pigri.

Gioco

il cane è un eterno giocherellone e se non ha particolari problemi di salute lo vedrete proporvi palline e legnetti anche in età avanzata. Non fategli mancare il gioco, ovviamente fate attenzione alla gestione dello stesso. Qualche lancio della pallina ci sta, ma senza esagerare, e anche se vi sembra che voglia proseguire, fate delle lunghe pause. Inoltre vi invito a considerare che il gioco non è solo rincorrere palline e legnetti, il vostro cane anche a dieci anni può provare a cimentarsi nei cosiddetti “giochi di attivazione mentale”, in cui più che la prestanza fisica conta la capacità di “problem solving”, dovendo capire come fare ad arrivare a prendersi il premio. Se volete prendere qualche spunto, vi invito a cliccare “Mi Piace” e a visitare la mia nuova pagina Facebook “Paolo Bosatra Dog Trainer”, troverete qualche interessante filmato sul tema…

Siamo in inverno, meglio in casa

Anche se il vostro amico ha sempre vissuto in giardino o comunque all’aperto, arrivato a una certa età sarebbe meglio concedergli di condividere alcuni spazi della casa, almeno per i mesi che contraddistinguono l’inverno. Questo non vuol dire che deve necessariamente starsene tra la cucina e il divano, ma una sistemazione più calda, come la taverna o la lavanderia in cui trascorrere la notte e le ore più fredde della giornata può solo giovargli e metterlo al riparo dalle numerose patologie che il mix freddo + età può far insorgere.

Bambini e altri cani

Il cane anziano può sviluppare forme di sordità, cecità, e manifestare patologie anche dolorose come artriti e artrosi. In questi casi fate particolare attenzione ad avvicinarlo a bambini molto espansivi o ad altri cani: ai bambini potete spiegare che il cane è vecchietto e che bisogna approcciarlo con un po’ di attenzione e rispetto (e sempre con la presenza di un “grande”), mentre se in casa o a spasso ricevete la visita o le attenzioni di un cane particolarmente vivace e giocherellone, valutate, dopo un primo approccio di prova, di mettere il vostro amico al riparo da cotanti stimoli, mettendolo in una stanza dove può starsene tranquillo o, nel caso della passeggiata, cambiando semplicemente direzione.

Paolo Bosatra

dog trainer

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