Wi-fi liberalizzata:
tutti soddisfatti

Sarà un piccola grande rivoluzione la liberalizzazione del wi-fi, conseguenza della decisione del governo di non prorogare la validità del decreto Pisanu. Oggi la possibilità di sedersi al tavolino di un bar e connettersi alla rete con il proprio portatile è una consuetudine per i cittadini di tutte le nazioni sviluppate.

E così, presto, sarà possibile fare anche in Italia Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni,  ha ricordato che «da lungo tempo il mio ministero si batteva per la cancellazione di una normativa senza eguali nel mondo occidentale. Gli stessi proponenti originari della norma avevano ammesso ormai da tempo la scarsissima utilità per il contrasto al terrorismo di questa norma, che invece si è rivelata un grave ostacolo per la diffusione del libero accesso alla rete, e dunque per lo sviluppo dell'Italia».

Ringraziamenti da molte parti sono arrivati al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per aver colto la fondatezza delle tesi di chi chiedeva l'abrogazione di queste norme.  Il ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha sottilineato che la possibilità di collegarsi liberamente tramite rete Wi-Fi, senza più bisogno di registrarsi presentando un documento di identità è un importante successo che equipara la normativa italiana in materia di accesso ad internet a quella degli altri competitor internazionali.

Si elimina così - ha aggiunto Brunetta - una delle principali restrizioni alle nuove modalità di accesso e fruizione della rete internet e si favorisce la diffusione dei servizi di connessione e informativi per cittadini e turisti.

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