Internet, gli Usa:
no al controllo Onu

Gli Stati Uniti si oppongono al controllo di internet da parte delle Nazioni Unite, affermando che tra le altre cose potrebbe portare a più pesanti oneri normativi nel settore internazionale delle telecomunicazioni.

L'Agenzia Onu responsabile del sostegno allo sviluppo delle tecnologie per le telecomunicazioni (Itu) terrà a dicembre una conferenza a Dubai, alla quale sono stati invitati i rappresentanti di 178 Paesi, con lo scopo di rivedere il Trattato Itr (International Telecommunications Regolations), adottato nel 1988 per regolamentare i flussi di traffico tra le diverse reti, oltre a calcolare le spese per le comunicazioni scambiate tra gli Stati.

L'ascesa di strumenti come internet ha portato molti a chiedere una revisione delle norme, ma c'è disaccordo su quali siano i cambiamenti necessari. A oggi, varie organizzazioni no-profit supervisionano le tecniche della Rete e il sistema dei domini, operando in maniera indipendente dal governo americano, ma ufficialmente dietro mandato del Dipartimento del Commercio.

«Gli Usa sono preoccupati che alcune delle proposte effettuate possano portare a più pesanti oneri normativi nel settore internazionale delle telecomunicazioni, e che questi possano anche estendersi a internet», ha detto l'ambasciatore di Washington Terry Kramer, che parteciperà alla conferenza.

«L'attuale sistema che vede coinvolti aziende e società civile ha sinora funzionato in maniera efficace, e continuerà ad assicurare la crescita del web», ha continuato Kramer.

Di avviso opposto la Russia, seguita a ruota dalla Cina. Mosca infatti è convinta che l'Itu potrebbe diventare responsabile per l'assegnazione di "almeno" alcuni degli indirizzi internet, oltre alla determinazione dei requisiti necessari. L'Agenzia Onu tuttavia ha chiarito che qualunque modifica deve avere un sostegno unanime e non intende mettere le proposte al voto.

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