Gli sms in pensione
Ora si usa WhatsApp

Neanche il tempo di compiere vent'anni che per gli sms è già tempo di prepararsi alla pensione. Nel 2012 il sistema di messaggistica per telefonia mobile che ha rivoluzionato il modo di comunicare in tutto il mondo ha compiuto vent'anni.

Neanche il tempo di compiere vent'anni che per gli sms è già tempo di prepararsi alla pensione. Nel 2012 il sistema di messaggistica per telefonia mobile che ha rivoluzionato il modo di comunicare in tutto il mondo ha compiuto vent'anni ma lo scorso anno è coinciso anche con l'avvento, e la velocissima affermazione, di nuovi sistemi per comunicare.

Se Facebook e Messenger, con i messaggi privati e la chat, stanno già mettendo a repentaglio il regime degli sms da qualche anno, WhatsApp - servizio di messaggistica per cellulari fondato nel 2009 - ha spinto definitivamente gli sms in caduta libera. Basti pensare che per il capodanno del 2012 sono stati 7 miliardi i messaggini scambiati in tutto il mondo tramite questa applicazione che conta ormai su 100 milioni di utenti al giorno ed è utilizzata in 250 Paesi.

A Bergamo la tendenza è perfettamente in linea con i dati mondiali: WhatsApp spopola soprattutto tra i giovani perché ha tutte le caratteristiche per soddisfare le loro esigenze. Costi zero, invio e ricezione immediata del messaggio, scambio rapido di file e immagini e possibilità di avviare conversazioni di gruppo per qualsiasi esigenza dal divertimento allo studio.

«Ti scrivo su WhatsApp» è diventata la frase più ricorrente all'uscita dalle scuole o per organizzare una serata in compagnia. «Ti mando un messaggio» fa parte invece della preistoria.

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