Il nostro futuro? Con i robot
Casa, auto e pc sempre più connessi

Case e auto connesse, visori per la realtà virtuale, computer e orologi di ultima generazione: al Ces di Las Vegas, che si è chiuso sabato 9 gennaio, la grande protagonista è stata la tecnologia destinata a entrare nelle nostre vite, e forse anche a cambiarle.

Tra le migliaia di aziende che hanno esposto gadget e invenzioni nella più grande fiera mondiale dell’elettronica di consumo, però, c’è spazio anche per prodotti di nicchia o bizzarri: dal robot che piega i panni al ciondolo che conta i respiri, la cui fortuna commerciale non è così scontata.

Uno dei trend più di moda riguarda i dispositivi pensati per genitori apprensivi. L’azienda Sakar ha presentato un smartwatch per i più piccoli con i personaggi dei cartoon, da Batman a Hello Kitty, che trasferisce i dati sull’attività fisica e il sonno del bimbo direttamente sullo smartphone di mamma e papà.

La tecnologia è in grado di vegliare su tutta la famiglia. Basta mettere in casa «Mother», un sensore robotico dall’aspetto di una matrioska che, proprio come una mamma iperprotettiva, controlla tutto ciò che facciamo: conta quanto camminiamo e quanti caffè beviamo, controlla come ci laviamo i denti e come dormiamo, ci informa appena i figli rientrano a da scuola e funge da allarme alla porta d’ingresso. L’hi-tech punta anche a semplificare la vita domestica. Dopo la lavatrice e l’asciugatrice arriva il robot Landroid che sistema il bucato: analizza i singoli capi, li piega e li ripone (anche se, almeno per ora, non è in grado di stirarli). Tutto da verificare, però.

Al Ces di Las Vegas, tra tanti gadget e prodotti elettronici più o meno utili, ci sono anche le automobili. Fino a cinque anni fa quasi nessun produttore era sbarcato nella fiera dell’elettronica di consumo Usa, ma ora la situazione è cambiata. I motivi della presenza dell’industria automotive al Ces 2016 sono sostanzialmente tre: la connettività a bordo delle vetture, i sistemi di infotainment (navigatore, audio, telefono…) e la prossima guida autonoma che è già sperimentata da vari produttori. A cavallo di questi tre settori, però, c’è quello dei comandi, cioè l’azione ultima da compiere per attivare una qualsiasi funzione ed è in questo campo che i brand tedeschi hanno dato il meglio di loro stessi, ognuno con una soluzione diversa. Audi, ad esempio, punta sull’evoluzione di quello che tutti già ben conosciamo, ovvero il touchscreen.

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