Telefonate, l’Europa senza confini
Addio ai costi di roaming. Ma dal 2018

Trasformare l’Europa in uno spazio unico, con un’unica tariffa telefonica. L’abolizione dei costi di roaming sembra avvicinarsi. Una prima importante scadenza era stata fissata infatti al 15 dicembre 2015, ma realisticamente la data potrebbe essere il 2018.

Dopo il semestre italiano di presidenza della Ue, ora tocca alla Lettonia che rilancia sul taglio ai costi del roaming. Prima con un’ipotesi di lavoro che lo vedeva in vigore «non più tardi di fine 2016».

La Lettonia avrebbe già preparato una bozza di compromesso, ma poi seguiranno le trattative con gli Stati membri dell’Unione e con le compagnie telefoniche. Il pacchetto telecomunicazioni si era arenato sotto la presidenza italiana proprio anche per la resistenza delle compagnie.

Il nuovo sistema prevederebbe un sistema in cui i costi del traffico dati, sms e voce all’estero uguali alla tariffa domestica sino a una soglia di utilizzo minima oltre cui scatterebbe un piccolo costo in più (giornaliero, settimanale o mensile, o che comunque non può superare il tetto dei costi sostenuti all’ingrosso dagli operatori).

Lo stop totale dei sovraccosti del roaming, ha però indicato una serie di piste da seguire, a partire dalla revisione dei prezzi all’ingrosso del roaming. La presidenza lettone ha quindi preparato una roadmap sulla base di cui lavorerà «a livello tecnico sino a fine febbraio», con l’obiettivo di arrivare a un testo di compromesso che ottenga il via libera dei 28 e con cui poter cominciare i negoziati.

Conta molto il fatto che tutti i ministri hanno concordato sull’importanza di trovare un accordo politico sul pacchetto tlc. Forse presto potremo andare all’estero, almeno in Europa, senza il patema d’animo dei costi delle telefonate.

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