Virtuale sì, ma nemmeno troppo
A paletta con Grid Autosport

Il nuovo pargolo dell'azienda britannica vuole far dimenticare la deriva arcade dell'ultimo suo prodotto e tornare alle origini con una perfetta sintesi fra simulazione e divertimento. Tantissime auto, tracciati e varietà ne fanno un prodotto completo e molto appetibile.

Piattaforma: PC, PlayStation 3 e Xbox 360

Genere: Racing Game

Sviluppatore: Codemasters

Produttore: Codemasters

Distributore: Namco Bandai

PEGI: 3

A distanza di un solo anno dal rilascio di GRID 2, secondo capitolo del successore spirituale di TOCA, la software house super specializzata nello sviluppo di videogiochi di guida porta sugli scaffali dei negozi GRID Autosport. Il nuovo pargolo dell'azienda britannica vuole far dimenticare la deriva arcade dell'ultimo suo prodotto e tornare alle origini con una perfetta sintesi fra simulazione e divertimento.

Pietra angolare dell'esperienza ludica targata GRID Autosport è, come vuole la tradizione del racing game, la modalità carriera. Questa è suddivisa in 5 categorie di guida sensibilmente differenti fra loro: il classico e sempreverde Gran Turismo, le gare su percorsi cittadini e quelle a ruote scoperte, il Tuning e le sfide di Resistenza, focalizzate su prove a tempo particolarmente lunghe (alcune arrivano a 8 minuti). Ognuna di queste sezioni è completamente indipendente dall'altra, sia dal punto di vista dei contenuti che della crescita del livello giocatore.

Tantissime auto, tracciati e una forte varietà garantita dalla struttura a cinque «compartimenti stagni» fanno di questo GRID Autosport un prodotto completo e molto appetibile per gli amanti del genere. Unico neo è la totale impossibilità di prendere il polso della situazione: prima di iniziare una serie di eventi, o meglio, una stagione, il giocatore può solo scegliere con quale team sottoscrivere un contratto e partecipare; decisione da cui poi dipenderanno i punti esperienza accumulati centrando gli obiettivi della squadra. Non è invece consentito scegliere quale mezzo guidare, le gare o interrompere un contratto a stagione in corso.

Differentemente dall'ultima iterazione, GRID Autosport propone un modello di guida adatto ai neofiti quanto agli automobilisti virtuali più esigenti e virtuosi in termini di simulazione (è possibile disattivare gli aiuti alla guida e torna la visuale interna all'abitacolo). Attenzione, però: Autosport non è un vero simulatore di guida, ma un prodotto capace di offrire il giusto mix fra esperienza di guida realistica e divertente, con qualche piccola licenza poetica. Ottimi anche il sistema di simulazione dei danni, sia estetici che meccanici, e l'intelligenza artificiale degli avversari, capaci di ottime performance e aggressivi al punto giusto.

A muovere le macchine di GRID Autosport è la versione 3.0 del motore grafico proprietario EGO Engine. Buono ma non eccezionale il livello estetico messo in pista dai ragazzi di Codemasters, tanto è vero che il gioco è disponibile solo per PC e per le «vecchie console» Xbox 360 e PlayStation 3. Ad accompagnare l'enorme componente singolo giocatore ci sarà anche il multiplayer, sia offline (splitscreen) che online, in cui il giocatore avrà la possibilità di accumulare soldi e punti esperienza con cui acquistare e personalizzare le proprie auto.

Grazie alla sua enorme mole di contenuti e un modello di guida versatile e divertente, GRID Autosport farà felici i piloti virtuali di ogni genere. A quasi un anno dal lancio della nuova generazione console, però, ci saremmo aspettati un prodotto più coraggioso, innovativo e pronto ad abbracciare PlayStation 4 e Xbox One.

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