Tabusso dipinge
la magia di Ali Babà

Ha un sapore esotico «La storia di Alì Babà» riscritta da Virginia Galante Garrone con gli acquerelli di Francesco Tabusso (Notes edizioni, 64 pagine, euro 12,50, nella collana «La carovana del nomade»).

Ha un sapore esotico «La storia di Alì Babà» riscritta da Virginia Galante Garrone con gli acquerelli di Francesco Tabusso (Notes edizioni, 64 pagine, euro 12,50, nella collana «La carovana del nomade»). L'antica storia d'origine persiana viene spesso associata alla raccolta de «Le mille e una notte» anche se in realtà non ne ha mai fatto davvero parte. Qui la trama resta quella tradizionale: un giovane povero sorprende per caso il ritorno dei quaranta ladroni nel loro covo segreto, scopre la parola d'ordine («Apriti sesamo!») che permette di aprire la porta e così riesce a tornare da solo e a impadronirsi del loro tesoro: così non soffrirà più la fame.

Poi uno dei briganti cerca di vendicarsi, ma il suo tentativo viene sventato da una bella danzatrice, che alla fine sposa il figlio di Alì Baba. La storia viene reinterpretata in modo semplice ma sempre affascinante da Virginia Galante Garrone (studiosa e scrittrice per ragazzi, scomparsa nel 1998), con un linguaggio adatto ai lettori più giovani. A fare la differenza sono le illustrazioni di Francesco Tabusso (classe 1930, allievo di Casorati), magiche ed evocative, che catturano l'incanto dell'Oriente con la leggerezza e la trasparenza dei colori e la delicatezza del segno.
Sabrina Penteriani

«La storia di Alì Babà»
Notes Edizioni
64 pagine
Euro 12,50

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