Avventure e magia
con «Switched»

Chi ha un po' di dimestichezza con fiabe, leggende e racconti che parlano di fate, sa che ce n'è una un po' inquietante, che circola un po' in tutta Europa, secondo la quale ogni tanto un bambino viene scambiato nella culla con un folletto dall'appetito insaziabile. Parte proprio da qui il racconto di «Switched» di Amanda Hocking.

L'autrice è una ventisettenne del Minnesota, e ha una storia interessante: nessuno voleva pubblicare i suoi libri. Poi lei ha deciso di farlo da sola, li ha messi in rete e su Amazon è arrivata a vendere oltre due milioni di copie. Così anche l'editoria l'ha scoperta, offrendole un contratto a sei zeri. Un esempio (ma oggi stanno diventando sempre più frequenti) di come la rete possa portare bene agli scrittori esordienti. Ora i suoi libri saranno tradotti in trenta Paesi. «Switched» portato in Italia da Fazi, è il primo volume di una trilogia e i diritti cinematografici sono già stati opzionati da Terri Tatchell, sceneggiatrice di «District 9».

Amanda Hocking inventa un nuovo popolo fatato, i «Trylle», a metà tra le fate e i troll, che vivono in un misterioso villaggio molto esclusivo, ma scambiano per tradizione i loro figli alla nascita con gli umani di famiglie ricche per poter garantire a tutto il loro popolo una vita agiata. La protagonista del libro si chiama, guarda guarda, Wendy, come l'amica di Peter Pan (e con Trylle, che assomiglia molto a Trilly, la fatina di Peter, le citazioni diventano due). Non sa di essere una creatura magica, anche se si accorge di avere qualche misterioso potere: per esempio quello di influenzare i pensieri delle persone (utilissimo con i professori a scuola), almeno finché nella sua vita non entra un misterioso ragazzo di cui si innamora. Urban fantasy «leggero», ma piacevole. Finale aperto.

Amanda Hocking
Switched
Fazi
Pagine 279
Euro 12