Il mito rock di Joplin
La sorella racconta

Una stella per Janis Joplin, uno dei miti della storia del rock comparirà a breve sulla prestigiosa Walk of fame, la passeggiata di Hollywood che celebra i nomi più importanti del mondo dello spettacolo. E' una stella un poco tardiva visto che Janis si è spenta tragicamente a causa di un'overdose nell'ottobre del 1970, anche se la sua luce non ha smesso di brillare in questi anni ispirando generazioni di giovani cantanti. Forse Janis, la Perla, sconta il suo essere donna in un panorama rock dominato da figure maschili oppure non si è ancora trovata la giusta chiave di lettura per una personalità eccentrica e tormentata, passionale e appassionata.

La Edizioni Raganella ha cercato di colmare questo vuoto proponendo per la prima volta in Italia “Con amore, Janis Joplin”, il libro scritto da Laura, la sorella minore della cantante. Tra lei e Janis c'erano sei anni di differenza, tanti per una gioventù – quella degli anni '60 - ansiosa di bruciare le tappe e spingersi senza freni verso nuove frontiere. Eppure le univa una intima complicità fatta di racconti, sogni e aspirazioni. Un dialogo segreto e sottile tra sorelle che venne bruscamente spezzato dai velenosi artigli della droga.

Naturalmente l'ostacolo più grande in questa narrazione è quello della morte di Janis, un dolore che potrebbe trasformare il libro in un sfogo risentito verso il rock traviatore di talenti o più facilmente in una edulcorata agiografia della protagonista. Ma Laura spiega di aver seguito la voce di Janis: “Lasciati andare e sarai più di tutto quello che hai mai pensato di essere” e in questo modo rivela “Libera dal mio dolore, ero libera di amarla ancora. Feci tabula rasa di tutte le mie convinzioni su Janis, ben disposta a lasciare che fosse la sua vita a parlare”.

Quello scritto da Laura non è un racconto facile, perché ci riporta in tempi e luoghi lontani, dietro le quinte dello sfavillante mondo del rock tra le gioie e le miserie quotidiane, permeate sì di “peace & love” – pace e amore – ma anche di delusioni e tradimenti. Per descriverlo con una sola parola è un racconto “blues”, quello che cantava Janis con la sua voce roca, sorniona e crepitante. Quel blues intriso di dolce malinconia e fiammate d'entusiasmo che in definitiva assomiglia tanto alla sua vita.

Sul sito di Edizioni Raganella è possibile leggere gratuitamente tre capitoli del libro, curato da Stefano Gaburri: http://www.edizioniraganella.it/

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