Factoids: giornalisti
a caccia di bufale spaziali

Bufale o notizie? Un dilemma d’attualità stringente per chi fa cronaca e soprattutto per il pubblico, che cerca di districarsi nel mare informativo e capire cosa sta succedendo davvero.

Un dilemma che è il motore narrativo di «Factoids» un fumetto disegnato da Luca Claretti (una rodata conoscenza del fumetto made in Bergamo) con testi di Roberto Cirincione e colori di Walter Baiamonte.

«Factoids» è un termine inglese che definisce delle notizie che vengono spacciate per cronache di un fatto reale, ma in realtà non hanno corrispondenza con l’accaduto. In italiano si direbbero «panzane» oppure «bufale», mentre l’originale sembra sia uscito nientemeno che dalla penna di Norman Mailer. Il nostro «Factoids» però è meno letterario e più animato, un fumetto ambientato nel mondo di una futuribile informazione.

«Ho sviluppato il progetto con il mio amico e sceneggiatore Roberto Cirincione - racconta Claretti -. In pratica è la storia di alcuni giornalisti spaziali, dei cacciatori di notizie che si avventurano in tutti gli angoli dell’universo alla ricerca della verità. A Lucca Comics abbiamo presentato il numero zero, che in sostanza sarebbe un “proposal” cioè una sorta di pilota da presentare a vari editori per presentare la serie».

Il volumetto consiste in una trentina di pagine a colori, un racconto che introduce personaggi e temi, ma è comunque autoconclusivo quindi si può leggere la storia senza il timore di restare in sospeso. «Factoids è stato stampato e venduto a Lucca come autoproduzione - spiega il disegnatore ­-, in seguito abbiamo in mente di proporlo a degli editori americani». Lo stile grafico di Factoids infatti è molto accattivante e ben studiato, i personaggi sono caratterizzati da un aspetto vagamente cyberpunk che, grazie anche ai colori di Walter Baiamonte, strizza l’occhio al cinema d’animazione più sofisticato e alla cura degli albi dei professionisti d’Oltralpe.

«I protagonisti ­- continua Claretti - sono una sorta di redazione composta da Typo (il reporter d’assalto), Stockton (il robot cameraman) e Gwendoline, Tupac detto “Law” (l’avvocato). Il contesto in cui operano è un universo bombardato e affamato dalle informazioni (farlocche in gran parte) dove, data la vastità e la quantità elevata di pianeti e razze, rincorrere le notizie diventa un mestiere alquanto pericoloso. Una grossa ispirazione per tutta l’ambientazione e personaggi la si deve alla mia passione per Hunter S. Thompson, l’inventore del gonzo journalism, autore del libro “Paura e disgusto a Las Vegas”. Molti degli aspetti riguardanti l’ambientazione li ho ideati io, ma poi nel concreto abbiamo creato l’universo di Factoids insieme io e Roberto, come un vero team creativo. Importante segnalare i meravigliosi colori di Walter Baiamonte, di sicuro un contributo fondamentale, che ha alzato la qualità a tutto il lavoro».

L’esordio a Lucca è stato positivo e quindi l’avventura di «Factoids» continua: per stare al passo con le news collegatevi alla pagina Facebook del progetto.

Gianlorenzo Barollo

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