Fiabe sotto l’albero
Da Calvino a Lamarque

Quest’anno ricorrono i novant’anni dalla nascita di Italo Calvino e per questa occasione Mondadori ha riscoperto il tesoro delle «Fiabe italiane», che lui aveva riscritto attingendo al tesoro della nostra tradizione popolare degli ultimi cent’anni. Le fiabe sono accompagnate da illustrazioni di artisti di talento.

Quest’anno ricorrono i novant’anni dalla nascita di Italo Calvino e per questa occasione Mondadori ha riscoperto il tesoro delle «Fiabe italiane», che lui aveva riscritto attingendo al tesoro della nostra tradizione popolare degli ultimi cent’anni. Le fiabe sono accompagnate da illustrazioni di artisti di talento, da Fabian Negrin a Desideria Guicciardini, da Gaia Stella a Giulia Orecchia. Ci sono le Fiabe di animali magici, quelle di mare, quelle un po’ da piangere, quelle che fanno paura: scorre una galleria ricchissima di personaggi e di situazioni, dal povero Giufà, più allocco che mai, a «Il soldato napoletano» (da cui abbiamo tratto l’incipit, da «Fiabe tutte da ridere») dove i protagonisti sfidando i giganti diventano re e duchi. Ci sono magie e meraviglie ma soprattutto c’è la vita quotidiana, raccontata con linguaggio nitido e preciso e con una sapiente ironia.

La tradizione popolare italiana, e in particolare quella ricchissima della Sicilia, brilla anche nella raccolta «Il pozzo delle meraviglie» di Giuseppe Pitrè, illustrata sempre da Fabian Negrin (Donzelli), forte di 300 fiabe, novelle e racconti. Ancora fiabe ma questa volta della tradizione tedesca tornano anche ne «Le fiabe dei fratelli Grimm per grandi e piccoli» di Philip Pullman (Salani). Lo scrittore de «La bussola d’oro» si cimenta con una materia potentissima: da Raperonzolo a Biancaneve, le fiabe dei Grimm sono ormai fittamente intessute nel nostro immaginario. Pullman ne riscrive cinquanta aggiungendo elementi nuovi.

Hanno un sapore insieme tradizionale e contemporaneo le «Storielle al contrario» di Vivian Lamarque, con le spiritose illustrazioni di Anna Laura Cantone (Einaudi ragazzi). Sono storie divertenti, ma non dimenticano temi attuali: fanno pensare, per esempio, a come sarebbe bello un mondo «dove un bullo è tutto il contrario di un bullo» e dove nessuno deve cercare lavoro perché «è il lavoro che cerca tutti».

Nello scaffale non possono mancare i «Racconti per bambini che si addormentano subito» di Pinto & Chinto (Kalandraka). Dal pirata Barbafitta salvato dalla sua gamba di legno all’uomo che cade in fondo al pozzo dei desideri e diventa ricco ma là sotto, al buio, da solo non può comprare niente: anche qui gli ingredienti sono leggerezza, e un pizzico di saggezza popolare.

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