Il Grande Gigante Gentile
e i sogni dei bambini

Il Grande Gigante Gentile di Roald Dahl (Salani) avverte tutti i segreti mormorii dell’universo: «Qualche volta sente una musica lontana che viene dalle stelle del cielo» e acchiappa i sogni con il retino, per poi soffiarli nelle camere dei bambini addormentati.

«Bei sogni. Sogni d’oro. Sogni che rende felici», dice con il suo linguaggio sgrammaticato e fantasioso, vicino ad un grammelot. Il film di Steven Spielberg tratto dal romanzo dello scrittore, sceneggiatore e aviatore britannico, ha avuto il merito di riportarlo alla ribalta.

Una bella occasione per riscoprirne le opere, già inserite tra i classici della letteratura per ragazzi: titoli celebri come «La fabbrica di cioccolato» (portato sul grande schermo da Tim Burton; in uscita in libreria a breve una nuova edizione illustrata di Salani), «Matilda» e «Le streghe» (sempre Salani), e molti altri da scoprire. Con leggerezza, ironia e un’irrefrenabile immaginazione, Dahl trascina i giovani lettori in un mondo fantastico, ma li fa anche riflettere su temi importanti: parla di pace, tolleranza, accoglienza di chi è «diverso» e «speciale». L’impegno sociale dell’autore viene portato avanti anche oggi, a 27 anni dalla sua morte, dal Roald Dahl Charitable trust: il 10 per cento degli introiti del diritto d’autore viene devoluto in beneficenza.

Non tutti sanno però che Dahl ha scritto moltissimo anche per adulti: libri seri, gialli, noir e sceneggiature come «007 - Si vive solo due volte» e «Gremlins». «Il meglio di Roald Dahl» (Guanda) raccoglie 20 tra i suoi racconti più belli, in cui non mancano zampate d’umorismo nero, improvvisi ribaltamenti di fronte, soluzioni inaspettate, personaggi bizzarri e improbabili.  

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