L’albero meraviglioso
di Anne Herbauts

Anne Herbauts viene da Bruxelles e ha vinto il Prix Baobab al Salone del libro e della letteratura per l’infanzia di Montreuil, il più prestigioso riconoscimento francese per gli albi illustrati.

I suoi non sono soltanto libri ma «esperienze» che coinvolgono tutti i sensi. Lo si vede benissimo nello splendido «Di che colore è il vento?» (Gallucci, ora in ristampa) in cui un bambino cieco chiede i colori delle cose, e l’autrice li fa scoprire a tutti, anche a quelli che ci vedono, in un modo nuovo, attraverso i polpastrelli: una sinfonia di materiali diversi stuzzica i sensi.

L’abbiamo incontrata tra gli stand della Fiera internazionale del libro per ragazzi a Bologna, mentre con i suoi capelli corti da folletto e lo sguardo ingenuo da bambina, armata di una scatola di pastelli colorati lavorava con passione alle dediche sui suoi libri. L’ultimo «L’albero meraviglioso» (sempre Gallucci) non è solo una storia, è un gioco nato per scatenare la creatività dei lettori. In copertina una grossa caffettiera, un diavoletto molto sorridente e sullo sfondo un albero appena abbozzato, da cui pendono degli oggetti.

E inizia così: «Il signor Comesempre vive in una grande casa dove ogni cosa va fatta all’ora giusta, e dove ogni ora ha le proprie stanze». Grandi e piccoli si riconoscono: la routine quotidiana casa-scuola-lavoro ha proprio lo stesso aspetto. Ma una via di fuga c’è: «Un giorno - racconta Anne - il signor Comesempre manca una tappa nel rituale quotidiano per colpa di un temporale».

È così che incontra un diavoletto, Garguglia, che lo porta «a vedere il mondo». È l’inizio di un’avventura straordinaria in cui conosciamo la Strega Favolara e un albero speciale in cui si può entrare: «Ai suoi rami sono appesi degli oggetti - spiega Anne - e ognuno è la porta per entrare in un mondo diverso». È stata proprio questa l’immagine che ha fatto nascere nell’autrice l’idea di questo albo: «Volevo che fosse semplice - osserva - e che lasciasse spazio all’immaginazione». Garguglia e Comesempre rompono gli schemi delle storie, ne rubano il filo e scappano, inseguiti dalla strega. Una fuga folle fatta di scoperte, folgorazioni, emozioni, in una densa girandola di forme e colori. L’albero magico è come una mappa, ogni ramo un oggetto, ogni oggetto un mondo, ogni mondo un tesoro. Le immagine sono ricche, hanno un impasto cromatico esuberante e un segno forte.

«La fantasia è importante per i bambini - conclude Anne - soprattutto in un mondo così cupo e pieno di paure». Alla fine il filo del racconto si riavvolge: e ai bambini resta la voglia di srotolarlo per viverlo di nuovo, in modo diverso. Da un libro così possono nascere mille storie.

Sabrina Penteriani

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