Nuove frontiere
in Chirurgia spinale

Avere una malattia alla schiena è considerato da molti, operatori sanitari e non, un grave problema con ripercussioni profonde sia sulle capacità funzionali e lavorative, che sul benessere della persona stessa: per questo, spiega lo specialista in chirurgia vertebrale Marco Teli dell'unità operativa di Ortopedia e Traumatologia del policlinico San Marco di Zingonia, «da un decennio nei sistemi sanitari dei Paesi Europei, negli Stati Uniti, in Cina ed in Giappone si sono affermati luoghi ed organizzazioni di cura chiamate centri di chirurgia vertebrale o spinale o unità spinali multidisciplinari, in cui medici, infermieri e fisioterapisti provenienti da diverse specialità mediche si riuniscono, operano sui pazienti, si confrontano e producono attività di ricerca in comune su questa difficile branca della medicina».

Ormai nella cura delle malattie spinali confluiscono in modo multidisciplinare varie specialità mediche e chirurgiche, come la fisiatria, la fisioterapia, la neurologia, l'oncologia, l'ortopedia e traumatologia, la neurochirurgia, la chirurgia vascolare ed oncologica e la medicina del dolore. «Si tratta di un modello che in Italia fa ancora fatica ad affermarsi per svariati motivi, dal pregiudizio allo scarso interesse - spiega Teli, tra l'altro membro dell'executive committee della Società Europea di Chirurgia Vertebrale (www.eurospine.org) - Invece all'estero ha prodotto risultati clinici, di ricerca ed economici straordinari. Anche da noi però esistono professionisti che, formatisi all'estero come ricercatori e clinici e tornati a casa con la fiducia di poter dare un contributo significativo, stanno tentando di coagulare l'interesse verso questa disciplina».

A riscontro di questo elemento il forte aumento di casi di malattia spinale complessa trattati al San Marco, spinti sia dai medici di medicina generale che dagli specialisti, anche per pazienti neurologici, oncologici e fisiatrici. Proprio per promuovere e spiegare questa attività, e soprattutto approfondirne alcuni aspetti anche interdisciplinari e valutare le prospettive di sviluppo, è stato organizzato dal chirurgo Marco Teli per il 9 aprile, al Centro Didattico del policlinico San Marco il «San Marco Spine 2011», un corso giornaliero di «Medicina e Chirurgia spinale integrate».

Il corso è articolato in tre fasi distinte. La prima, dalle 9 alle 13, sarà dedicata in particolare a medici e fisioterapisti, e vedrà anche la discussione di casi clinici concreti. Durante la seconda, dalle 14 alle 16 e mirata per gli infermieri, si tratterà invece del setting operatorio e della preparazione del paziente. Infine, dalle 16 alle 18 la terza e ultima fase del corso, con esercitazioni pratiche che si svolgeranno su modelli a grandezza reale di colonna vertebrale e saranno dedicate al posizionamento degli strumentari vertebrali di ultima generazione: in questa ultima parte verranno anche dimostrate le tecniche di ottimizzazione della stabilità degli impianti e i controlli dei rischi neurologici.

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