Il fegato ha qualche problema?
Usate i farmaci con attenzione

Usare con attenzione i farmaci, soprattutto quando si ha a che fare con persone con problemi (passati o presenti) al fegato: un semplice consiglio, ma che molto spesso non viene ricordato e altrettanto spesso viene forse sottovalutato.

Usare con attenzione i farmaci, soprattutto quando si ha a che fare con persone con problemi (passati o presenti) al fegato: un semplice consiglio, ma che molto spesso non viene ricordato e altrettanto spesso viene forse sottovalutato.

“Molti sforzi sono stati compiuti per erudire la classe medica sul trattamento dell'epatite cronica B e C - spiega Guido Colloredo, responsabile dell'unità operativa di Medicina del Policlinico San Pietro - E' stato però trascurato il problema che l'epatopatico può ammalarsi anche di altre malattie e che il metabolismo dei farmaci deve essere tenuto in debita considerazione in tali casi”.

Il problema non è di poco conto: spesso infatti capita che chi soffre di qualche patologia epatica, dalle più lievi alle più gravi, possa incorrere in altre malattie, che si sommano alle problematiche già in corso: altrettanto spesso per occuparsi delle nuove patologie insorte interviene un medico specialista, che cerca di curarle. Il problema sorge nel momento in cui non si tiene in considerazione la patologia epatica nel somministrare cure e farmaci.

“Il medico di medicina generale si trova spesso ad affrontare problemi di salute dei pazienti epatopatici riferibili a “co-patologie”: le infezioni, il diabete, le cardiopatie, le patologie reumatologiche, le patologie neuropsichiatriche per esempio - chiarisce Colloredo - Il passaggio al parere specialistico è quindi inevitabile. Risultato: ogni specialista “vede e cura” il suo problema dimenticando il più delle volte la malattia di base epatica e il medico non fa altro che prescrivere le terapie consigliate. Così le “politerapie” sono diventate una realtà sempre più comune e spesso ingovernabile”.

Di qui il problema di riportare l'attenzione sul problema principale: quello del fegato. Per questo l'unità di Medicina del San Pietro, insieme al distretto Asl di Ponte San Pietro e all'unità di Gastroenterologia ha organizzato per la giornata di sabato 9 aprile un corso di epatologia pratica, dal titolo: “La gestione delle co-patologie nell'epatopatico. L'uso congruo e incongruo di farmaci”. Il corso si svolgerà, a partire dalle 9, all'hotel Settecento di Presezzo, e vedrà l'intervento come relatori, oltre all'organizzatore Guido Colloredo, dei medici Stefano Fagiuoli (gastroenterologo dei Riuniti), Giovambattista Pinzello del Niguarda, Giovanni Casati del San Pietro, della professoressa Annarosa Floreani (università di Medicina di Padova), e dei medici di medicina generale Claudio Bulla, Fabio Villa, Costantino Rota, Cinzia Agazzi e Erica Remondini.

“L'uso congruo ed incongruo dei farmaci nella gestione delle co-patologie dei pazienti epatopatici è lo scopo del convegno - conclude Colloredo - Non ci aspettiamo che il medico generico si sostituisca all'epatologo, è sufficiente che passi il messaggio: quando dai un farmaco ad un malato di fegato, pensaci”.

Per informazioni è a disposizione la segreteria organizzativa all'indirizzo email [email protected].

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