Tbc, un ibrido
come «vaccino»

Create le basi per un nuovo vaccino contro la tubercolosi: il soccorso preventivo contro questa malattia che ogni anno uccide ancora milioni di persone nel mondo potrebbe infatti arrivare da un batterio ibrido nato nei laboratori dell'Albert Einstein College of Medicine di New York.

Il batterio, creato da William Jacobs, è un ibrido del Dna del micobatterio della tubercolosi e di un altro micobatterio, il Mycobacterium smegmatis, che è innocuo. L'ibrido così creato è in grado di indurre nei topolini una potente reazione immunitaria specifica e di proteggerli quindi da un'iniezione in dose elevata di Mycobacterium tuberculosis, il bacillo che causa la tbc.

«L'ibrido - spiega Jacobs intervistato dall'Ansa - è un batterio innocuo che può funzionare come vaccino, abbiamo dimostrato la sua sicurezza e innocuità su 14 ceppi di topi senza sistema immunitario; il nostro vaccino è risultato più sicuro di quello attualmente in uso, chiamato BCG. Nel giro di 2-3 anni - continua Jacobs - il vaccino potrebbe essere pronto per iniziare le prime sperimentazioni cliniche su persone».

La tubercolosi è una malattia che ancora preoccupa il mondo, soprattutto i paesi in via di sviluppo dove trova facili prede tra persone denutrite, immunologicamente deboli e magari anche malate di Aids. Ad oggi esiste solo un vaccino ma non è molto efficace. Ci sono ovviamente dei farmaci anti-tbc che funzionano ma stanno via via emergendo dei ceppi di tbc che resistono ai farmaci oggi disponibili. Trovare un vaccino efficace è dunque importante per tenere a bada questo patogeno.

Gli esperti sono partiti da un parente innocuo del batterio della tubercolosi, il Mycobacterium smegmatis. Gli hanno tolto alcuni geni e li hanno sostituiti con i corrispondenti geni del Mycobacterium tuberculosis, precisamente hanno sostituito un set di geni chiamati esx-3, indispensabili al micobatterio per vivere. Così è nato l'ibrido battezzato IKEPLUS. I ricercatori hanno iniettato IKEPLUS in topolini e visto che questi sviluppano una reazione immunitaria con tanto di linfociti T helper prodotti in grande quantità. Infatti, ricevuta questa «vaccinazione» a base di IKEPLUS, i topolini sono risultati capaci di difendersi dalla tbc: quando infettati con alte dosi di M. tuberculosis, molti dei topi hanno reagito all'infezione e sono rimasti in vita.

Un gruppo di topolini di controllo non vaccinati con IKEPLUS, invece, ricevuta endovena la stessa massiccia dose di tbc, sono morti in cinque giorni. Le implicazioni di questo studio sono enormi: questo sarebbe «il primo vaccino che induce una risposta immunitaria battericida (finora questa possibilità non era certa) - conclude Jacobs. Adesso la porta è aperta allo sviluppo di vaccini migliori anti-Tbc. Inoltre i nostri risultati suggeriscono anche la possibilità di un vaccino terapeutico contro la Tbc» per gli individui che hanno già contratto l'infezione.

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