Ecco le strategie
«salva anziani»

Scarpe anti-caduta, sicure ma sempre alla moda. Farmaci con blister più pratici, dosatori intelligenti e bugiardini semplificati. Potrebbe essere questa la via italiana ad una vecchiaia serena e in salute. Lo dimostrano le ricerche che vengono condotte nel nostro Paese grazie a una collaborazione tra pubblico e privato nell'ambito della Partnership europea per l'innovazione sul tema «Invecchiare rimanendo attivi e in buona salute», di cui si è discusso alla conferenza «The Future of Science» promossa dalla Fondazione Veronesi.

Il progetto punta a migliorare la qualità dell'invecchiamento, in modo da aumentare di due anni la vita media in buona salute degli europei entro il 2020. Un obiettivo ambizioso che potrebbe avere un forte impatto sulla spesa pubblica degli stati, visto il progressivo invecchiamento della popolazione. Sono diverse le problematiche a cui si cerca di dare una soluzione: la numero uno è quella dei farmaci. Tante pillole da prendere ogni giorno, oltre alla difficoltà nel ricordare dosaggi e tempi di assunzione, fanno sì che solo il 40% degli over 65 riesca ad assumere correttamente le terapie secondo le indicazioni del medico. Per migliorare questa situazione si sta intervenendo su più fronti anche in Italia, grazie ad un progetto che vede l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) in prima linea con 15 partner tra pubblici e privati. Entro il 2015 questa task force dovrà portare i primi frutti, visibili innanzitutto nella «veste» dei farmaci, il blister.

«Ogni anno abbiamo 10mila persone che si feriscono aprendo la confezione dei farmaci – spiega il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli - per questo vogliamo imballaggi sicuri, a prova di bambino, ma più pratici per gli anziani. Stiamo pensando anche a dosatori "intelligenti" che permettano al medico di verificare se il paziente ha assunto le medicine corrette, e ad un foglietto illustrativo supplementare semplificato e più comprensibile».

Tutto questo sarà poi affiancato da altre iniziative che dovranno creare una «rete di sicurezza» intorno all'anziano, per esempio con un maggior peso del ruolo del farmacista e con la creazione di «un sistema automatico di sms, che ricordi al paziente quando deve prendere le medicine».

Per i medici di famiglia sarà invece creato un nuovo database che raccoglierà tutti i dati disponibili sulle interazioni tra farmaci, così da seguire meglio i pazienti che devono assumere più terapie contemporaneamente.
Le strategie «salva-anziani» però non si fermano qui. Un altro punto debole che viene affrontato a livello europeo è quello delle cadute, causate spesso da scale, tappeti, ma non solo. «Un ruolo importante lo giocano le scarpe - spiega Pecorelli - per questo sono allo studio nuovi prototipi di calzature con suola più larga e curvature particolari che danno maggiore stabilità. A questo l'industria italiana può aggiungere il design e la moda, per cui siamo tanto famosi nel mondo: un esempio di come fare business etico aiutando le persone più fragili a migliorare la loro vita».

Elisa Buson

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