Non aver paura
L'aiuto di Dotti

I dottori, fortunatamente, non vengono più usati come spauracchio dai genitori come accadeva un tempo, come il lupo o l'uomo nero. Non fanno più paura anche se il rapporto tra i bambini e la salute, tra i bambini e le terapie mediche resta una questione delicata e da non sottovalutare.

I dottori, fortunatamente, non vengono più usati come spauracchio dai genitori come accadeva un tempo, come il lupo o l'uomo nero. Non fanno più paura anche se il rapporto tra i bambini e la salute, tra i bambini e le terapie mediche resta una questione delicata e da non sottovalutare.

Una questione messa a tema dal sondaggio condotto dalla Disney «Dottoressa peluche, chi ha paura del dottore?», condotto su un campione di 150 genitori con bambini fino a 6 anni, realizzato in partnership con Fattore Famiglia e condotto da Stefania Andreoli, psicologa e psicoterapeuta, presidente dell'associazione Alice Onlus.

La paura più diffusa resta quella della puntura: «Spaventa il 38,69 per cento dei bambini - spiega Stefania Andreoli -. Alcuni per evitarla si dichiarano disposti perfino a dormire tutta la notte a scuola». Solo il 9,49 per cento ha paura di andare dal dottore, e l'8,4 per cento ha paura del dentista, mentre una fetta abbastanza consistente 16,79 per cento ha qualche problema nell'assumere le medicine. «Le paure - rileva Stefania Andreoli - non sono in se stesse negative, ci servono e in qualche misura ci proteggono e bisogna tenerne conto nel trattare con i bambini, perché la chiave giusta per aiutarli a superarle è assumere il loro punto di vista, senza trascurare le loro emozioni, senza minimizzare e prendendoli sul serio». Quando viene annunciata ai piccoli la visita dal pediatra, secondo il sondaggio, il 25,5 per cento fa ancora i capricci, mentre all'opposto il 9,49 per cento «non vede l'ora di andarci».
Anche se la maggioranza del campione, il 64,9, apprende la notizia senza particolare preoccupazione. Alcuni genitori per rendere le cose più semplici aggiungono alla visita un piccolo pacchetto di incentivi: il 25,55 per cento la accompagna con un piccolo premio o regalo, il 13,14 per cento offre a cena il cibo preferito, mentre il 61,31 per cento non utilizza alcun rituale.

I bambini apprezzano i medici, che da parte loro sembrano capaci di rassicurare ed entrare in empatia con i piccoli pazienti: durante le visite parlano direttamente a loro oltre che ai genitori nel 64,96% dei casi. È così che ben il 21 per cento dei bimbi sogna di poter fare il medico da grande mentre il 43 per cento trova comunque divertente a mettersi nei panni del pediatra e tra i giocattoli più desiderati c'è il kit di pronto soccorso con lo stetoscopio e il camice.

Molto importante è che i genitori abbiano fiducia nei medici, cosa che secondo il sondaggio avviene nel 67,15% dei casi: «I bambini lo sentono e reagiscono di conseguenza. Se non c'è un buon feeling, meglio cambiare». «È compito degli adulti - continua la dottoressa Andreoli - accogliere e tentare di comprendere i timori naturali e legittimi dei bambini e aiutarli così a crescere e a diventare sereni ed equilibrati». È proprio questo anche l'obiettivo di un cartone animato come «Dottoressa peluche»: «Può aiutare tutti, medici compresi, a imparare ad usare parole semplici e familiari e ad adottare piccoli rituali che contestualizzano i controlli, ma soprattutto bisogna imparare a sorridere: Dottie, la protagonista del cartone animato, sa rassicurare anche il giocattolo più spaventato con il suo viso espressivo e comunicativo». Aiutare i bambini a comprendere quello che sta accadendo e ad anticipare anche i momenti più difficili, come un'iniezione o un prelievo «è un modo per tutelare la loro serenità».

È importante fare attenzione alle parole che si scelgono: «È importante - osserva la dottoressa Andreoli - che siano comprensibili e familiari per i bambini e non a rischino di escluderli, preoccuparli e confonderli. Dottie ad esempio conia dei divertenti neologismi». Un'altra strada per aiutare i bimbi, continua la dottoressa Andreoli «è inventare per loro delle storie dove si racconta e spiega quello che gli succede. Dottie nei suoi giochi di fantasia si serve del camion dei pompieri giocattolo per spiegare i rischi della disidratazione d'estate». A ottobre arriverà anche il «Libro della Bua», ispirato proprio al «Grande libro della Bua» che Dottie usa per insegnare ai bambini come curare i propri giocattoli e con alcune pagine interattive. La serie - in onda su Disney Junior dal lunedì al venerdì alle 18,35 - aggiunge in questi giorni nuovi contenuti: «Le pillole di Dottie», mini storie di giocattoli raccontate da Dottie ai bambini. A dicembre arriverà su Disney Junior la seconda stagione del cartone animato.

Sabrina Penteriani

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