Cervicale, quanti problemi
Ecco cosa potete fare

Mal di testa, vertigini, rigidità del collo, sensazione di dolore e peso sul collo e sulle spalle. Tutti questi sintomi possono essere la spia di quella che in termini medici si chiama cervicalgia, un problema molto frequente, che può essere scatenato da diverse cause. Ma cosa fare per attenuare i sintomi? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Claudia Ceravolo, fisiatra del Policlinico San Marco, del centro Diagnostico di Treviglio e della Smart Clinic di Stezzano e Orio al Serio.

Cosa s’intende per cervicalgia?

«La cervicalgia è un dolore percepito nella regione del collo, che può irradiarsi anche alle spalle e nei casi più gravi fino agli arti superiori (cervicobrachialgia). Può svilupparsi gradualmente o presentarsi in modo acuto. Rappresenta uno dei disturbi più comuni per il quale viene richiesta una visita fisiatrica: affligge il 30-50% della popolazione generale. La ragione è nell’aumento del tempo trascorso lavorando al computer, del lavoro o degli sport ripetitivi o con sovraccarichi, del lavoro ad alto stress psicologico; una percentuale significativa di disturbi cervicali di origine meccanica sono poi dovuti al cosiddetto colpo di frusta cervicale».

Cosa si può fare per prevenirlo?

«La prevenzione della cervicalgia e delle sue recidive si può realizzare attraverso l’educazione del paziente e la modificazione di alcuni fattori di rischio posturali e comportamentali. Semplici esercizi di mobilizzazione cervicale e di stretching cervicale, eseguiti per pochi minuti tutti i giorni, possono aiutare a mantenere i muscoli del collo elastici in modo da difenderli meglio dalle contratture e prevenire la rigidità cervicale. È stato dimostrato che un programma di esercizi di rafforzamento-resistenza dei muscoli flessori cranio-cervicali, di stretching e di esercizi propriocettivi può modificare la postura cervicale nei lavoratori che usano il computer e ridurre il rischio di cervicalgia. Fondamentale poi è combattere lo stress, contro il quale possono essere utili pratiche come yoga o pilates, che aiutano anche a riallineare la colonna, o il training autogeno che insegna a gestire respirazione e tensioni».

E come lenire invece il dolore?

«Il trattamento riabilitativo rappresenta un importante strumento nella gestione del dolore da carvicalgia acuta, cronica e radicolare. I migliori risultati si ottengono con trattamenti multimodali. All’esercizio terapeutico prescritto dal fisiatra nell’ambito di un Progetto Riabilitativo Individuale e agli interventi sulla postura, ai consigli educazionali e di ergonomia, si possono associare le terapie fisiche (come tens, laser, ultrasuoni etc.) ma anche massaggi e manipolazioni purché fatti da mani esperte (dopo che il medico specialista abbia escluso controindicazioni). Inoltre, per ridurre il dolore e risolvere le contratture muscolari, si possono usare farmaci come gli antinfiammatori o i miorilassanti, ma solo per un periodo di tempo limitato (al massimo una settimana)».

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