Denti, nuova scoperta
L’inquinamento favorisce la carie

Secondo una nuova ricerca condotta dal dottor Praveen dell’Indian Institute of Science Education and Research di Calcutta, esiste una correlazione diretta tra l’inquinamento ambientale e l’insorgenza di carie, che, se non trattata adeguatamente, può portare alla perdita dei denti o causare altre patologie.

Dallo studio emerge che gli abitanti delle grandi città, la cui bocca è più esposta su base quotidiana ad alti livelli di inquinanti, come l’anidride solforosa, o le molecole di acido cloridrico e acido solforico, provenienti principalmente dagli scarichi di auto, caldaie e fabbriche industriali, hanno maggiori possibilità di sviluppare carie. Questo perché le svariate sostanze presenti nell’aria vanno a dissolversi nella saliva rendendola più acida e, di conseguenza, più pericolosa per la salute orale.

«Nonostante gli sforzi fatti per la riduzione dei livelli degli inquinanti nell’aria, le persone che abitano nelle grandi città saranno sempre più esposte ai pericoli che lo smog può causare alla salute orale - commenta Jacopo Gualtieri, odontoiatra di Lucca membro dell’EAO (European Association for Osseointegration), specializzato in implantologia e rigenerazione ossea -. In molte metropoli, come Roma e Milano, i valori di alcune molecole acide nell’aria spesso superano i livelli di guardia e, oltre ai problemi più o meno gravi che possono causare alle vie respiratorie, queste sostanze possono alterare il ph della saliva portandolo sotto il livello di 5.5, creando così, di conseguenza, i presupposti per la diffusione della carie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA