Pronto entro la fine dell’anno
un test per centinaia di infezioni

Identificare, nell’arco di circa 8 ore, centinaia di batteri e candida (funghi) con un unico prelievo sul paziente. Lo studio «Radical» che sta verificando l’efficacia del nuovo sistema diagnostico sarà completato entro la fine del 2014 e il dispositivo per la diagnosi in vitro con marchio CE, sarà disponibile nei paesi europei entro i prossimi 12 mesi.

Identificare, nell’arco di circa 8 ore, centinaia di batteri e candida (funghi) con un unico prelievo sul paziente. Lo studio «Radical» che sta verificando l’efficacia del nuovo sistema diagnostico sarà completato entro la fine del 2014 e il dispositivo per la diagnosi in vitro con marchio CE, sarà disponibile nei paesi europei entro i prossimi 12 mesi. I dati preliminari della nuova tecnologia sviluppata dalla società farmaceutica Abbott sono stati presentati a Barcellona nel corso del congresso europeo di microbiologia e malattie infettive.

Ogni anno nel mondo milioni di persone muoiono a causa di sepsi, polmonite o altre malattie perché, molto spesso, i test non sono in grado di evidenziare l’origine dell’infezione in tempo utile e i medici non riescono a curarla con la terapia più appropriata. La tecnica è stata concepita per ricercare e individuare velocemente centinaia di patogeni usando un unico campione clinico e un unico test.

La nuova tecnologia è in grado d’individuare oltre 800 patogeni batterici, fungini o virali nell’arco di 6-8 ore, permettendo ai medici di agire prontamente e prescrivere il trattamento giusto per i pazienti. I principali ricercatori impegnati nello studio «Radical» hanno effettuato un’analisi retrospettiva sui campioni di oltre 180 pazienti in condizioni critiche, con sospette infezioni gravi, provenienti da Regno Unito, Francia, Belgio, Polonia, Svizzera e Germania per confrontare i risultati della tecnologia Abbott con quelli delle colture oggi in uso, che rappresentano lo standard attuale. Dopo aver esaminato i dati preliminari, i medici indipendenti del panel di valutazione hanno dichiarato che avrebbero prescritto una terapia diversa in oltre il 50 per cento dei casi presi in esame. «Ogni minuto può essere determinante quando si tratta di diagnosticare e curare una infezione grave» ha commentato l’autore dello studio Jean-Louis Vincent, Professore di terapia intensiva alla Université Libre de Bruxelles e responsabile del reparto di terapia intensiva all’Hpital Erasme.

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