Zanzara tigre, prepariamoci
Il «ruggito» si farà sentire a maggio

Ecco i consigli dell’Ats per tenerla lontano dalle nostre case. Il monitoraggio attivo in 18 Comuni.

Nel mese di maggio, come ogni anno, l’Agenzia di tutela della salute di Bergamo attiva il sistema di monitoraggio provinciale della zanzara tigre, insetto potenzialmente pericoloso per la salute.

La zanzara tigre è un insetto, lungo dai due ai dieci millimetri, diffusosi in Italia e in Europa a partire dagli anni Novanta. Non è difficile riconoscerlo perché, a differenza delle altre zanzare, presenta sul dorso una tigratura bianca e nera. Inoltre, si distingue per essere alla ricerca di nutrimento non solo all’alba o al tramonto, quando la temperatura diminuisce, ma nell’arco di tutta la giornata.

Le zanzare tigre iniziano a comparire nei mesi di aprile e maggio, permanendo fino ai mesi di ottobre novembre e dicembre. In autunno, quando le ore di luce diminuiscono e la temperatura si abbassa, la zanzara tigre deposita uova in grado di superare la stagione invernale resistendo a temperature spesso inferiori a -5 °C. Il ciclo biologico della specie si riattiva quando si raggiungono condizioni climatiche favorevoli, quindi con l’inizio della primavera. Le uova di zanzara tigre trovano ambienti ottimali per lo sviluppo in contenitori con piccole quantità di acqua ristagnante, come vasi, sottovasi, fognature otturate, grondaie e recipienti di scarto, e si schiudono una volta sommerse dall’acqua. Nemica dell’uomo è la specie femminile, molto aggressiva, che punge al fine prelevare il sangue necessario per la maturazione delle uova. «Questo tipo di zanzara presenta un pericolo per la salute dell’uomo che non è certamente da considerare in modo leggero – sottolinea Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario di Ats Bergamo -. La zanzara tigre può essere il veicolo di diverse arbovirosi come il virus della febbre del Nilo, della febbre gialla, del Dengue e del Chikungunya. È fondamentale quindi che Ats insieme ai Comuni lavorino in stretta sinergia per contrastare e prevenire lo sviluppo di questo insetto».

Da diversi anni, l’Ats ha attivato un sistema di monitoraggio provinciale per la zanzara tigre con oltre cento postazioni di rilevamento dislocate su diciotto Comuni della provincia di Bergamo. Questi Comuni sono stati individuati sulla base della loro dislocazione sul territorio in pianura, montagna e zone lacustri, così da poter raccogliere dati i più rappresentativi possibili della situazione provinciale.

Il monitoraggio dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo ha inizio nel mese di maggio di ogni anno e termina alla fine del mese di ottobre e fornisce ogni quindici giorni dati sull’andamento della presenza dell’insetto nella bergamasca, che vengono poi utilizzati per attuare azioni informative e di profilassi in caso di forte presenza della zanzara.

I Comuni inseriti nel piano di monitoraggio provinciale sono: Bergamo, Seriate, Treviglio, Romano di Lombardia, Dalmine, Urgnano, Grumello del Monte, Ponte San Pietro, Brembate, Nembro, San Pellegrino, Clusone, Villa d’Almè, Sarnico, Chignolo d’isola e Lovere.

Sulla base delle mappature effettuate nel corso degli anni 2007-2018, la nostra provincia è risultata fortemente interessata dalla presenza della zanzara Tigre. Per questo motivo risulta fondamentale il ruolo svolto dai comuni, attraverso i sindaci e gli uffici comunali, per una più efficace azione di prevenzione e informazione in stretta sinergia con l’Ats.

Già nel mese di marzo, sono stati inviati a tutti sindaci le indicazioni ricevute da Regione Lombardia circa le azioni di prevenzione da porre in essere per l’anno 2019, ovvero la trasmissioni di un’ordinanza sindacale per i cittadini riportante le azioni da intraprendere e la disposizione di trattamenti larvicidi, nei mesi da aprile a ottobre, e adulticidi, periodicamente, per le caditoie situate in luoghi frequentati da pubblici sensibili (parchi giochi, asili, scuole, centri anziani, luoghi di ricovero e cura, luoghi di trattamento all’aperto, piazze, ecc.).

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